Fabrizio Biasin, nel corso del suo editoriale per TMW, ha parlato di ciò che sta accadendo in casa Inter: "Le “idee chiare” porteranno presto a nuove uscite e la tavola è già apparecchiata. Miangue andrà al Cagliari; Gnoukouri a una tra Palermo, Metz e Udinese; Ranocchia deve scegliere tra Zenit, Hull City, Wolfsburg e Bologna. Santon, invece, resterà. Il partito degli “affamati di mercato” protesterà (“Ma come, in entrata solo Gagliardini? Dov’è la potenza di Suning?”) e non si renderà conto del regalo che la società sta facendo al suo allenatore: una rosa “asciutta”, motivata, cazzutissima. Una rosa che paradossalmente meriterebbe un campionato più competitivo e, invece, si ritrova con mezza serie A senza più obiettivi già a gennaio. Il recupero su “chi precede” passa solo e soltanto dagli scontri diretti, il primo tra dieci giorni a Torino.
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Biasin: “Mancini forse è pentito di aver rotto la corda. Il regalo di Suning a Pioli…”
Il collega ha parlato di quanto sta accadendo all'Inter in queste settimane
C’è chi dice “ah, se Pioli fosse arrivato prima…” e così facendo si nasconde dietro a un dito. Non esistono le stagioni “a metà”, esistono le stagioni e basta. Quella dell’Inter è iniziata nel caos estivo, con una società in confusione e un allenatore che non ha avuto la pazienza di aspettare. Ora, forse, Mancini è pentito per aver rotto la corda: in fondo con quel gruppo si potevano comunque fare grandi cose anche senza “acquisti e acquisti e acquisti”. Bastava fidarsi di se stessi più che del mercato".
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