- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Getty Images
«Troppe distrazioni in fase difensiva, troppi giocatori sotto tono, secondo tempo con distanze astronomiche uguale a vittoria meritata del Milan. (E troppa “serenità” nel pre-partita. Nessuno ti regala niente, figuriamoci in un derby)». Questo il commento a caldo di Fabrizio Biasin sulla sconfitta dell'Inter nel derby contro i rossoneri. La squadra nerazzurra ha stupito, in negativo, per l'approccio irriconoscibile alla gara. Era la squadra di Inzaghi quella che non faceva respirare i suoi avversari nei primi minuti della gara. Non è stato così questa sera e ci sono diverse cose che l'allenatore nerazzurro - per sua stessa ammissione - dovrà rivedere.
«Il saper “essere squadra” è il punto di forza dell’Inter, quasi mai capace di fare punti grazie ai singoli: questa cosa si è vista benissimo a Manchester, per nulla questa sera. Pensare che in campionato ci si possa risparmiare “tanto in qualche modo si vince” è peccato mortale. Ecco, l’elenco delle priorità - molto chiaro l’anno passato - deve essere rimarcato anche quest’anno. E anche in fretta», ha aggiunto il giornalista. Sottolineando poi i meriti di Fonseca che sembrava ad un passo dall'esonero e dal derby esce rigenerato: «Dopo una settimana in cui è stato massacrato da chiunque (anche in modo poco elegante), credo sia doveroso fare i complimenti all'allenatore rossonero. Non ha ascoltato nessuno, ha giocato la partita che poteva tagliargli le gambe con le sue (buone) idee. È il primo vincitore del derby», ha concluso Biasin.
© RIPRODUZIONE RISERVATA