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Biasin: “Milan sesto non per colpa del suo allenatore. La domanda è…”

Daniele Vitiello

C’è spazio anche per una considerazione sul Milan nell’editoriale di Fabrizio Biasin per Tmw: “Mihajlovic saluta e neanche finisce la stagione. Prima di lui era toccato a Inzaghi e Seedorf. Anche quest’anno la società ha...

C'è spazio anche per una considerazione sul Milan nell'editoriale di Fabrizio Biasin per Tmw: "Mihajlovic saluta e neanche finisce la stagione. Prima di lui era toccato a Inzaghi e Seedorf. Anche quest'anno la società ha individuato il responsabile del mancato obiettivo, ovvero il terzo posto. Colpa sua, di Mihajlovic, incapace di portare la sua squadra al livello di Juve, Napoli e Roma. Una squadra che anche sabato con in campo i suoi effettivi aveva dimostrato di saperci fare ma che infine ha perso come spesso le è capitato nelle ultime settimane. E dire che in panchina aveva signore alternative: Diego Lopez, Livieri, Calabria, De Sciglio, Ely, Mexes, Zapata, J. Mauri, Locatelli, Poli, Boateng, Luiz Adriano. Suvvia, non scherziamo. Il Milan è sesto non per colpa del suo allenatore, né potrà fare miracoli chi lo sostituirà. Il Milan è sesto perché il valore tecnico della rosa non consente salti in avanti. Per questo serve una squadra nuova, costruita con logica. Seedorf l'aveva detto ormai due anni fa e per questo è stato silurato, chissà se Brocchi avrà la forza di imporsi e di imporre le sue scelte. Restiamo scettici e la domanda è sempre la stessa: mentre si moltiplicano le cene per alternare i tecnici, qualcuno sta pensando alla squadra che verrà, ai giocatori da scegliere e da scovare in un mercato assai complesso, soprattutto per chi non ha quattrini da spendere? La risposta è sempre la stessa: no. Ma diciamolo a bassa voce che certi colleghi son permalosi. Ah, come sono permalosi...".