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Fabrizio Biasin di Libero, nel suo editoriale per Tmw, ha parlato anche di mercato Inter: "Per settimane, mesi, Erick Thohir ci ha parlato del futuro radioso che attendeva l'Inter. Erano sorrisi, fetentissime strizzate d'occhio, "chi non salta lossonero è" e lezioni sulla differenza tra fuorigioco e sfondamento. Dopo aver bello che convinto Massimo Moratti a mollargli la società, Et ha deciso di dire la verità a denti e chiappe strettissime: «Soldi da mettere sul mercato al momento non ce ne sono, per comprare bisogna vendere, ma fra tre anni vedrete...». Il problema è che l'Italia non è l'Indonesia e in tre anni può tranquillamente venir giù il Paese, altro che calcio.
Che poi non c'è molto da cedere per far cassa in una rosa piena di cariatidi e ragazzini. Per non parlare dello stadio nuovo, priorità sbandierata e divenuta in breve tempo l'ultima voce sulla lista degli interventi da fare.
Il primo nome sull'elenco dei partenti resta quello di Guarin, uno che lotta come un drago ma «non è attaccato alla maglia». Il Chelsea ha deciso di spendere 22 milioni per Matic del Benfica, piuttosto che investire sul colombiano. Chi lo vorrà? Più facile veder partire Ranocchia: il Borussia Dortmund s'è fatto vivo, Klopp lo ha ammesso candidamente a Zurigo. Ma in una difesa già traballante, meglio non togliere un altro tassello pena l'effetto "Jenga". Rischia così di finire sull'altare come Isacco il baby Kovacic che piace a mezza Europa, United in testa, alla ricerca di centrocampisti per aprire in fretta il ciclo Moyes (prima che i tifosi dei Red Devils ne chiedano la testa)."
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