L'Inter ha punito Nainggolan per l'ennesimo ritardo, Ninja sospeso e ora in casa nerazzurra monta il caso. Ne ha parlato anche Fabrizio Biasin su Libero
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Biasin: “Prima Wanda, poi Nainggolan. Inter, Marotta ha voluto mettere paletti importanti”
Il giornalista di Libero ha parlato del caso che monta in casa Inter
"Radja Nainggolan si presenta in ritardo all’allenamento post Chievo-Inter 1-1, un ritardo non esagerato, ma comunque una inaccettabile mancanza di rispetto nei confronti del club, dell’allenatore, dei compagni di squadra, dei tifosi tutti. La società che fino a ieri aveva sopportato qualche «difetto di comportamento» si è infine rotta le balle: tesserato temporaneamente sospeso dall’attività, multato secondo regolamento, escluso di conseguenza dalle convocazioni per Inter-Napoli di mercoledì 26, mentre per Empoli-Inter del 29 si vedrà".
"Il nuovo direttore generale dei nerazzurri, Beppone Marotta, sembra aver voluto da subito mettere paletti importanti: prima la risposta, cordiale ma decisa, alle parole di Wanda Nara in merito al rinnovo del contratto di capitan Icardi, quindi la punizione imposta all’acquisto estivo più importante dell’ultimo mercato estivo. E veniamo alle conclusioni. Inutile fingere che le marachelle di Nainggolan non comportino problemi doppi per mister Spalletti; in primo luogo legati al campo (il belga doveva essere il giocatore chiave per il salto di qualità della squadra e al momento è solo quello che peri più svariati motivi manca tutte le partite “chiave”), in secondo luogo legati all’esposizione in prima persona del tecnico che per due anni ha richiesto, e infine ottenuto, che l’ex pupillo ai tempi della Roma lo raggiungesse nella tentacolare Milano. Per averlo i nerazzurri hanno detto addio al talentino Zaniolo e ora si ritrovano tralemani un patatone bollente che genera tante rogne e pochissimo profitto. C’è chi parla già di «fallimento Nainggolan» e certo non gli si può dar torto, ma è anche vero che il viziosissimo 30enne (dell’altro giorno la notizia relativa a una truffa da 150mila euro subita dal giocatore per una storia diassegni clonati, utilizzati per pagare debiti col casinò) è chiamato a dare rapide e convincenti risposte, quantomeno prima di finire sul carrello nerazzurro dei bolliti", si legge su Libero.
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