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Biasin scettico: “Thohir cerca l’affare, l’Inter è il portafoglio. Ma in Italia…”

Il giornalista di Libero, Fabrizio Biasin, nel suo editoriale per TMW ha parlato dell’avvento di Erick Thohir all’Inter e dei problemi a cui anrà incontro il tycoon di Giacarta. ”… Diciamola tutta: con buona probabilità...

Riccardo Fusato

Il giornalista di Libero, Fabrizio Biasin, nel suo editoriale per TMW ha parlato dell'avvento di Erick Thohir all'Inter e dei problemi a cui anrà incontro il tycoon di Giacarta. ''... Diciamola tutta: con buona probabilità Erick Thohir sa di calcio come il Favadura di galateo e bei cognomi. Che poi il problema non è neanche questo, in fondo l'indonesiano viene qui a fare affari, mica a vincere il quiz a premi sulla serie A. Il problema è che il calcio, in Italia, non è un affare. Non lo è mai stato, soprattutto per chi ha provato a vincere e magari qualche volta ha persino aperto la bacheca'', esordisce Biasin.

Il giornalista prosegue: ''Thohir viene certamente con le migliori intenzioni, ma non è un 'innamorato'. Moratti lo era, anzi, lo è, e per l'Inter ha staccato assegni da far venire i brividi. Operazioni contro la logica, sia chiaro. Thohir non farà lo stesso perché per l'indonesiano l'Inter non è il cuore, ma il portafoglio. L'Inter, per Erick, deve diventare logica. E allora tocca sperare in Walter il mago, uno che qualche piccolo miracolo l'ha già fatto. C'è chi sospetta che il vecchio Jonathan sia stato rinchiuso in uno scantinato di San Siro per far giocare una controfigura del brasiliano. Lo stesso Nagatomo, in realtà, fa piadine in un baracchino a Cinisello. In campo c'è suo cugino forte, colpevolmente scartato al primo provino. Ma soprattutto pare che Mazzarri Walter alla fine del match col Verona, non sazio di imprese, abbia recuperato l'antico vaso dell'Amaro Montenegro. Gli archeologi ci provavano da anni ma ormai erano troppo sbronzi. Ci ha pensato Walter, che in caso di successo questa sera con l'Atalanta si offre di dipingere "la parete grande" del signor Pennello Cinghiale. Nessuno aveva mai osato tanto''.