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Vittoria a Marassi per l'Inter che, dopo un primo tempo a basso ritmo, alza i giri con l'ingresso di Barella e sblocca la gara col solito gol di Lukaku. Ne ha parlato su Libero il giornalista Fabrizio Biasin:
"Qualche anno fa i tifosi dell’Inter gridavano «El segna semper lu». Un coretto dedicato a Maurizio Ganz che, sì, segnava decisamente più dei suoi compagni. Oggi quel “lu” si trasforma in “Lu”, ovvero Lukaku, il gigante belga che anche ieri ha dato una bella mano ai suoi per uscire dal pantano di Genoa-Inter. A Genova i nerazzurri non soffrono praticamente mai ma, soprattutto nel primo tempo, non trovano il ritmo giusto. Conte trova la chiave nella ripresa: entra Barella, Darmian (ancora ottimo) va a sinistra al posto di Perisic e alla fine la squadra di casa crolla. La partita per una volta finisce con Handanovic imbattuto e, quindi, ci sono tutti gli ingredienti per far felice Conte. E, niente, l’Inter deve migliorare, eccome se lo deve fare, ma nell’era delle partite una dietro l’altra e dei giocatori che ci sono e non ci sono, bisogna avere un po’ di pazienza. Per dire, guardate Barça e Real, euro-avversarie di Juve e Inter. La prima, ieri, ha preso tre sberle nel Clasico, l’altra le ha prese in Champions mercoledì e si è rifatta contro Messi. Va così: una volta vinci, quell’altra non si sa. Quello che si sa è che martedì i nerazzurri non si possono permettere un passo falso: a Kiev tocca sistemare il girone di Champions. Nell’era del virus non hai tempo di soffrire quando perdi, ma neppure di gioire quando vinci".
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