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Nel suo editoriale per TMW, Fabrizio Biasin ha parlato anche di Inter: "Parliamo di Icardi. Ieri molti hanno applaudito Icardi perché ha segnato due gol, perché ha raggiunto Vieri a quota 103 reti in campionato con la maglia nerazzurra eccetera eccetera. Ma siamo alla solita manfrina: applausi quando segna, “sopravvalutato” quando non segna. Ecco, più degli “applausi quando segna”, Icardi meriterebbe un minimo di clemenza in più quando non è in serata. Ma, ci rendiamo conto, sarebbe chiedere troppo perché “i critici di professione” non possono fare a meno di rompere le balle (lo hanno fatto anche sul rigore sbagliato da Antenucci al grido di “Handanovic non si è mosso!”. Robe da matti). Forse è il caso di dar retta a tal Cambiasso Esteban, che sul tema domenica sera ha detto così: “Vi faccio presente che noi continuiamo a chiedere di più a Icardi, che è il miglior giocatore dell'Inter. Invece di chiedere di più agli altri, si continua a pretendere di più da lui, che comunque è quasi sempre decisivo".
Il resto lo ha detto la partita di Ferrara: l’Inter è in grande e costante crescita, con la Spal ha fatto fatica perché non ha ancora la rosa né la capacità devastante della Juve di affrontare le partite tutte alla stessa maniera, è cioè con “fame bestiale” e “lucidità costante”, ma riesce a togliersi dalle rogne grazie alle giocate dei suoi campioni. Nelle giornate “no” funziona così: ci devono pensare le stelle e l’Inter, per sua fortuna, le ha. Alla ripresa ci sarà il derby, lo sanno anche i sassi. Due considerazioni. La prima: non ho biglietti. La seconda: il Milan gioca bene".
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