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Biasin: “Tra Cassano e Inter pace fatta venerdì. E’ caccia alla talpa…”

Francesco Parrone

Faccenda Cassano (breve riassunto e aggiornamenti freschi prima di arrivare al succo). Venerdì il trottolino barese manda affanbrodo Stramaccioni, i due vengono quasi alle mani, Cordoba e Stankovic li separano, il giocatore salta la...

Faccenda Cassano (breve riassunto e aggiornamenti freschi prima di arrivare al succo). Venerdì il trottolino barese manda affanbrodo Stramaccioni, i due vengono quasi alle mani, Cordoba Stankovic li separano, il giocatore salta la trasferta di Catania per provvedimento disciplinare, continua ad allenarsi, Moratti lo perdona e lo definisce «un artista», Strama minimizza e oggi lo convocherà per la trasferta di Europa League a Londra.

Nel frattempo abbiamo saputo che: 1) il giocatore e la società troveranno un accordo per la multa che dovrebbe toccare i 40mila euro (ma qualcuno dice che addirittura l’ammenda sarà condonata). 2) Il fumantino Antonio non ha chiesto e non chiederà scusa a tecnico e società semplicemente perché l’ha già fatto venerdì, subito dopo il bisticcio di terza media. Tutto a posto, insomma.

TALPA CERCASI A posto mica troppo, in verità. Il bailamme alle cime di rapa ha sollevato una ben più pepata questione: l’Inter c’ha la serpe in seno, il talpone, la malefica spia, colui che ha spifferato tutto quanto ai bravissimi colleghi della Gazzetta (uno scoop è sempre uno scoop). Strama l’ha detto ad alta voce, Moratti l’ha ribadito: «La cosa che dà fastidio è che la cosa sia uscita da Appiano Gentile». E, quindi, da cinque giorni è partita la clamorosa caccia al fetentone, alla lingua lunga, al nemicodei nerazzurri che guadagna grazie ai nerazzurri ma vuole il male dei nerazzurri. Su internet si sprecano le ipotesi, tra gli addetti ai lavori pure. C’è chi sostiene che si tratti di un giocatore, magari argentino, chi assicura che sia una faccenda ben più pelosa legata a qualche responsabile del club che si è fatto scappare il fattaccio, c’è chi ironizza e su Facebook sostiene che la colpa se la sia già presa Zì Miché, quello di Avetrana, c’è scrolla la testa perché «se hai una spia in gruppo non vai da nessuna parte». E invece, guarda un po’, sembra proprio il contrario. Dal delirio di venerdì l’Inter poteva uscire con le ossa rotte, ma a Catania, dopo un primo tempo di una bruttezza rara, i nerazzurri hanno tirato fuori l’orgoglio sopito. Per un attimo è sembrato di vedere la squadra di Mou, quella unita contro tutto e tutti, quella dei giocatori che vanno oltre le proprie capacità e raddrizzano situazioni disperate. Una dimostrazione di forza per vendicarsi di Cassano? No, per dare un segnale al talpone.

OCCHIO A BALE Domani la squadra svolazza Oltremanica. C’è l’andata degli ottavi di Europa League, c’è il Tottenham che viaggia come un treno (terzo in Premier), c’è Bale che da esterno di sinistra ha già segnato 20 gol da inizio stagione. Roba da fenomeni. Sulla carta l’Inter delle ultime settimane sembra una vittima sacrificale (Guarin e Ranocchia ancora in dubbio),ma il papocchio Cassano sembra aver dato la scossa a un gruppo che sembrava addormentato. Per dire, Stankovic ne è certo: «Cassano? Non è successa una cosa così grave. E poi chissà, le scosse servono, sempre che si rimanga nell’ambito del rispetto e non si vada oltre». E per “oltre”si intende la maledetta spia, ovvio. Così Pazzini lunedì: «Lo sanno tutti chi è, ma non si può dire...». Forse è vero, lo sanno tutti, forse invecenon lo sa nessuno. In casa Inter non ci perdono il sonno e si coccolano Stramaccioni, il mister che - può piacere o non piacere - ma ha il merito di aver formato un gruppo compatto. Talpa a parte, per carità.