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Biasin: “Zanetti terzino titolare un abuso edilizio. Sneijder e Cassano…”

Daniele Vitiello

E’ di Fabrizio Biasin, caporedattore sportivo di Libero, l’analisi tecnica della debacle dell’Inter contro la Roma nell’odierno editoriale su Tmw: “L’Inter rischia di affondare per quel buco lasciato nel canotto...

E' di Fabrizio Biasin, caporedattore sportivo di Libero, l'analisi tecnica della debacle dell'Inter contro la Roma nell'odierno editoriale su Tmw: "L'Inter rischia di affondare per quel buco lasciato nel canotto nerazzurro dall'addio di Maicon. Annunciata, reclamata, attesa, la partenza del brasiliano è riuscita comunque a sorprendere i vertici nerazzurri. Branca e Ausilio tra un viaggio e l'altro per il Brasile a inseguire Lucas e a Napoli per corteggiare Lavezzi (uh, sembra una vita fa...), si son dimenticati di prendere un altro terzino. Certo, c'è Jonathan che a paragone con l'eroe del triplete sembra un bilocale costruito dietro a una discarica rispetto a un loft in centro. Stramaccioni non si lamenta e si arrangia con Zanetti, ma - spiace dirlo - il capitano difficilmente riuscirà a reggere un'intera stagione a fare su e giù per la fascia. E' una splendida palazzina Liberty, l'argentino, ma alla lunga le tubature si usurano, c'è poco da fare. Va bene chiedergli di giocare 50 partite in sette ruoli, ma designarlo come terzino titolare è un vero abuso edilizio. Che poi se ne accorge pure Totti (il 36enne Pupone, mica Bale) e ti punisce come la Finanza non a colpi di multe ma di cross.

Il resto dell'edificio nerazzurro sembra avere buona qualità, ma è da organizzare in fretta. Soprattutto in mezzo al campo dove Cambiasso arranca ancora, ma è l'unico a poter fare quello che serve a Strama. Gargano quando c'è da impostare va in affanno, mentre Guarin (grande giocatore, un po' arruffone ma davvero forte) lotta e spinge pur senza essere un architetto. E poi c'è l'equivoco là davanti: Sneijder e Cassano. L'olandese di inizio anno è sembrato un lampadario di Murano, il barese può diventare un funzionalissimo lucernario Ikea. Tra i due, però, bisogna fare una scelta, perché troppa luce dà fastidio agli occhi. E Coutinho? Che male ha fatto per essere considrata l'ultima scelta? Strama impari da Zeman, quello che non ha paura di buttare nella mischia pischelli dai nomi ai più sconosciuti.