ultimora

Bielsa show, difende il suo metodo e spiega: “A giugno libero. Rinnovo? Mi vergogno…”

Il tecnico dell’Olympique Marsiglia, Marcelo Bielsa, è tornato a parlare concretamente del suo futuro in una conferenza stampa organizzata dal club prima dalla sfida col Tolosa. A suo modo, l’allenatore argentino ha spiegato nei dettagli la...

Dario Di Noi

Il tecnico dell’Olympique Marsiglia, Marcelo Bielsa, è tornato a parlare concretamente del suo futuro in una conferenza stampa organizzata dal club prima dalla sfida col Tolosa. A suo modo, l’allenatore argentino ha spiegato nei dettagli la sua situazione.

Queste le parole, targate Bielsa, che possono interessare da vicino anche l’Inter, considerando il frequente accostamento dell’ex ct dell’albiceleste al nerazzurro: "Quando firmo qualcosa, io vado fino in fondo. E non voglio firmare nulla quando non sono sicuro di compiere la mia missione. Non voglio trasmettere alcuna pressione o urgenza al club per il mio rinnovo, e non voglio che andiate dal presidente a chiedergli perché non prolungano l’accordo con Bielsa. Quando ho firmato con l’OM, mi è stato detto che non potevo firmare per un anno. Mi è stato detto che dovevo firmare per due anni. La struttura giuridica del mio contratto ha preso un sacco di tempo, ma terminerà automaticamente alla fine di un anno. Abbiamo adattato il contratto alla mia posizione personale. Il 30 giugno, io, la Lega e l’OM sappiamo che il contratto si conclude. Alla fine della stagione, sarò libero. Ma sinceramente mi vergogno di parlare di un argomento che mi mette in una situazione di attore, proprio mentre guido una squadra che non ha vinto per le ultime cinque partite. Conosco la grandezza di questo club. Rimanere non è una decisione dell’allenatore, è una decisione del club. C'è un buon rapporto con il presidente, mi sento in buona compagnia”.

Oltre a ciò, Bielsa ha poi difeso il proprio lavoro davanti ai giornalisti francesi. Il suo metodo non si tocca: "Nelle avversità, le opzioni sono due: abbandonare la strada che abbiamo intrapreso o rafforzare le nostre convinzioni scommettendo che il percorso che abbiamo scelto è buono. Rispetto allo stile, le mie convinzioni sono ferme e convinte. Faccio i cambiamenti che credo, ma le mie convinzioni non mutano solo per qualche cambiamento. Nei momenti negativi, tutti quanti ti abbandonano, è caratteristico della condizione umana. Se avessimo vinto queste partite, tutti mi avrebbero definito un genio. Mi criticano quando inserisco un giocatore per rafforzare la difesa e vincere la partita. Poi si perde, e piovono critiche su di me. Il mio metodo funziona se si vince, è un male se si perde. Nulla è cambiato, il mio metodo è lo stesso, anche se ora non darà risultati. Io ascolto e leggo quello che avete detto sul mio lavoro. Lo si può leggere nei vostri commenti quello che pensate. Nella prima parte della stagione, pensavate che fosse un metodo fantastico e che il calcio francese dovesse essere guidato dal mio metodo. Mi consideravate il migliore. Ora sono il peggiore”