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Condò: “Big favorite dai 5 cambi. L’Inter ha vinto con impeto una partita nata sbagliata”

Fabio Alampi

L'analisi di Paolo Condò dopo il secondo weekend di campionato

Paolo Condò, nel suo editoriale er Repubblica, ha analizzato il secondo weekend di campionato: "C'è stato un tempo, il finale degli anni 90, in cui lo scudetto era a tal punto contendibile da farci chiamare “le sette sorelle” — vecchia citazione delle grandi compagnie petrolifere — le squadre che in qualche modo partivano col massimo obiettivo in testa. A guardare la partenza di questo campionato la tentazione di individuare un mazzetto di “cugine” — sorelle sarebbe prematuro — esiste. Le prestazioni, oltre che i risultati, delle iscritte alle coppe sono state in questo senso incoraggianti.

Il Napoli ha segnato 6 gol in un'orgia di calcio offensivo. Il Milan ha vinto nettamente anche in assenza di Ibrahimovic. L'Inter ha prevalso di puro impeto (e sostituzioni) in una partita nata sbagliata: l'ha rovesciata, e non una ma due volte. La Lazio è passata a Cagliari implacabile e chirurgica. L'Atalanta al solito ha prodotto il calcio più efficace e divertente, vincendo quasi in souplesse. Sono storie, situazioni e ambizioni diverse, ma nel rispetto di queste differenze tutte le “cugine” sono uscite dai blocchi in modo convincente.

Il tema degli organici profondi è il denominatore comune, perché il vantaggio dei club facoltosi è evidente, ma delle sette “cugine” soltanto la Lazio — cui resta una settimana di mercato — e forse la Roma hanno una panchina di qualità visibilmente inferiore. L'Atalanta ha aggiunto almeno tre unità, il Milan due e non ha finito, il Napoli aveva già allargato la rosa a gennaio e se davvero non venderà Koulibaly la sua rosa resterà profondissima. Il che è prezioso per cambiare modulo in corsa, reagire ai contagi improvvisi da Covid (vedi Ibra), vincere le “seconde partite”, quelle che iniziano verso il 70’ e spesso rovesciano il verdetto precedente".