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Biografo di Ancelotti: “Carlo non lo direbbe mai, ma è sorpreso dal Bayern. Ribery non…”

Chris Brady punta il dito contro la dirigenza del club tedesco, che non avrebbe sufficientemente rafforzato al squadra

Sabine Bertagna

Il Bayern Monaco sta vivendo un momento molto delicato. Dopo l'esonero di Carlo Ancelotti (una novità per il club tedesco, quella di esonerare il proprio tecnico dopo sette giornate di campionato) si sono sentite diverse voci. Quelle riportate dai giornali e poi prontamente smentite (per esempio quella di Robben), quella dello stesso Ancelotti (che ha dichiarato che ritornerà ad allenare dalla prossima stagione) e quella del presidente del Bayern che ieri, in un incontro con Pep Guardiola, gli avrebbe rivelato il nome del successore di Carlo. Di questa situazione ha voluto parlare anche il biografo di Carlo. Chris Brady conosce molto bene l'ex tecnico di Bayern e Milan: "Carlo non lo direbbe mai, ma è molto sorpreso dalla politica della società. I dirigenti gli hanno costruito una squadra, che non poteva raggiungere grandi obiettivi. Carlo è un uomo pragmatico, cerca sempre di affrontare la situazione al meglio. Ma Franck Ribery sono due anni che non è più ai livelli internazionali. Anche Robben ha delle difficoltà. Ribery non ha rispetto. Per il lancio della maglietta Carlo avrebbe dovuto punirlo, ma per questo lui è un tipo troppo amichevole. Ribery parlava male di Carlo internamente e gli ha creato un clima avverso."

Il biografo aggiunge che Ancelotti non pensava che non sarebbe stato più l'allenatore del Bayern Monaco a stagione in corso. Ci sarebbero già stati dei piani per il cambio del tecnico. L'esonero era nell'aria già la settimana precedente, ma Carlo non lo avrebbe sentito arrivare. Secondo Brady il club dovrà riconoscere la necessità di investire economicamente sul mercato. Non lo dovesse fare potrebbe non giocare più un ruolo da protagonista in Champions League.

(Sport Bild)

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