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Cristiano Biraghi, capitano della Fiorentina, torna a parlare di Davide Astori e non solo. Ecco le sue dichiarazioni a La Repubblica: “Ricordo il mio gol, su suo assist, nell’ultima gara con Davide in campo. È sempre con noi. Al campo, negli spogliatoi: è un pensiero fisso. La sua fascia al braccio? Siamo rimasti in pochi di quella squadra. Quando alzo la fascia a fine partita, oltre che un gesto che lega me e noi alla tifoseria, è un modo anche per ricordarlo a i compagni che quel giorno non c’erano e non lo conoscevano di persona. Finché sarò qui, lo onorerò sempre dentro e fuori dal campo. Se sono arrivato a questi livelli, se indosso la fascia con questo carattere, è anche grazie a lui”.
Biraghi ha poi parlato dell’allenatore viola Italiano: “È molto preparato. In poco tempo ha già dato una idea di gioco ben precisa, si vede la sua mano. Caratterialmente è un martello. È molto esigente, alza sempre l’asticella. Io all’Inter ho avuto come allenatore Conte, ultra esigente con sé stesso e coi giocatori e per questo fra i migliori al mondo. Ecco, Italiano è molto simile a Conte in questo”.
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