00:28 min

ultimora

Bisseck: “La parata scudetto? Mi sbalordisco ancora. Il primo gol con l’Inter…”

Fabio Alampi Redattore 
Il difensore nerazzurro si racconta all'interno di un'intervista rilasciata per il Matchday Programme di oggi

Il protagonista del Matchday Programme di Inter-Stella Rossa è Yann Bisseck. Il difensore tedesco, al secondo anno in nerazzurro, ha ripercorso la sua carriera, partendo dal momento della svolta nel 2017: "Nei quarti di finale contro il Brasile nel Mondiale con l'Under17 con la Germania, c'erano circa 80.000 persone allo stadio. Quella è stata la prima volta nella mia carriera in cui ho pensato "Cavolo, qui è dove una carriera nel calcio può portarmi". Mi ha dato una carica enorme, tanto che qualche settimana dopo ho fatto il mio esordio da professionista: quella partita mi aveva preparato per questo momento.

A volte mi rendo conto che il mio odio verso la sconfitta è più forte della gioia che provo nella vittoria, ecco perché preferisco vincere. Ogni atleta credo abbia il desiderio di vincere: se sei un atleta la mentalità vincente fa già parte di te, ci cresci. Aver vinto lo Scudetto alla mia prima stagione è stata una cosa fantastica. Ho imparato molto sul campo d'allenamento, e anche al di fuori. Sono cresciuto sia come persona che come giocatore, in modo particolare nella consapevolezza tattica".

"Per me nel calcio è fondamentale divertirsi. È importante mantenere la stessa passione, andare in campo con il cuore, come le prime volte. Mi piace il basket ma anche il football americano e l'hockey su ghiaccio. Oltre allo sport mi piace la cultura in generale, andare a visitare i musei, leggere un libro e poi amo cucinare.

La parata scudetto? È una delle poche cose che posso dire di non aver mai visto in vita mia, e non mi capita spesso. Un'esperienza fantastica, con tutta la città nerazzurra. Non ho molte parole per descrivere quei momenti vissuti dal bus. Tutte le volte che riguardo le foto e i video mi sbalordisco ancora. Mi piace fare gol. Il primo con l'Inter è stato bellissimo, a San Siro con tutti i tifosi a gridare il mio nome, tutti quanti in un'esplosione di gioia e poi tutti i compagni di squadra attorno, felicissimi per me. Una sensazione fantastica. È stato un momento surreale. Dopo la fine della partita, quando tutti si congratulano con te, è lì che realizzi di aver fatto qualcosa di speciale".


"Il compagno che scelgo per una sfida? So a chi piace sfidarmi: Denzel Dumfries. Quando siamo in squadra insieme in allenamento mi spinge sempre a fare di più. per me è come un fratello maggiore. Una leggenda nerazzurra che sfiderei? Mi è sempre piaciuto fare gol, se dovessi sfidare una leggenda interista sceglierei sicuramente Diego Milito. Come mi carico per una sfida? Entro in campo e cerco di divertirmi. Voglio giocare sempre al massimo, per questo ci metto il massimo impegno".