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"Buon Natale da Bisseck, ragazzone che prima della partita dice «essere qui è un sogno realizzato» e durante si traveste. Sì, si traveste, ma non da Babbo Natale. Da Lautaro: una traversa, un gol, un altro sfiorato. Sorriso largo, andatura da playground, ma il suo 3 contro 3 è in verità un “uno contro uno” perennemente vinto, contro qualsiasi avversario. Il ragazzo c’è. Il ragazzo è giocatore, come dicono gli addetti ai lavori quando intravedono uno vero. L’Inter l’ha visto prima degli altri. O almeno, ci ha creduto prima degli altri. E ora se lo coccola come un regalo". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport in merito a Yann Aurel Bisseck, autore del primo gol con la maglia dell'Inter contro il Lecce.
"Colonia avrà pure sfilato a Milano le reliquie dei Re Magi. Ma almeno – si scherza eh, l’accostamento non suoni blasfemo - ha restituito questo ragazzone che è già diventato una specie di idolo di San Siro. Idolo perché alle qualità fisiche e tecniche aggiunge giocate figlie dell’enorme autostima. Giocate non fini a se stesse, ma che risultano decisive nello sviluppo dell’azione. I compagni si fidano già di lui. S’era capito già dall’estate, dalle prime amichevoli, che Inzaghi aveva per le mani un ragazzo molto più che interessante".
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