ultimora

BLANC NEO ALLENATORE DELLA FRANCIA SI PRESENTA: “LA NAZIONALE IL TOP DEI TOP”

«Sono fiero di essere il ct della Francia. La Nazionale per me è il top del top». Laurent Blanc si presenta così per cominciare l’avventura sulla panchina dei bleus. Toccherà a lui riportare in alto una selezione devastata dal...

Alessandro De Felice

«Sono fiero di essere il ct della Francia. La Nazionale per me è il top del top». Laurent Blanc si presenta così per cominciare l'avventura sulla panchina dei bleus. Toccherà a lui riportare in alto una selezione devastata dal fallimento mondiale e dalle polemiche che hanno dominato la disastrosa avventura in Sudafrica. «Sono fiero di essere qui», ripete il tecnico che prende il posto di Raymond Domenech. «La Francia è al di sopra di tutto. Il mio legame nei confronti della Francia non deve essere dimostrato, è totale. Potevo affrontare altre sfide, ma ho scelto questa. I recenti avvenimenti non hanno inciso», dice facendo riferimento ad una decisione che non è stata condizionata dagli avvenimenti delle ultime settimane. «La Nazionale va oltre ciascuno di noi, non appartiene a nessuno. È di tutto il mondo, è vostra -dice rivolgendosi ai giornalisti- così come è mia. Io ho piena consapevolezza di cosa rappresenti la Nazionale, so benissimo quali sono i diritti e i doveri legati a questa maglia».«Rigore, disciplina e divertimento saranno le parole chiave. Non dobbiamo far altro che metterci al lavoro», aggiunge il ct. «Ho molte ambizioni sportive per questa selezione. È una sfida difficile, ma io voglio guidare questa squadra». La rivoluzione di Blanc passa anche attraverso un nuovo rapporto con i media. «Penso che il calcio debba aprirsi, bisogna prendere esempio dagli altri sport e fare uno sforzo. C'è una sorta di fobia, si lavora nascondendo le cose ma ormai tutto il mondo conosce le tattiche. Non voglio che la squadra si avviti su se stessa». Gli auguri di buon lavoro arrivano da tutte le parti, ma la tensione dopo il caos in Sudafrica è palpabile. «Ho l'impressione di andare alla ghigliottina, spero che il clima attorno alla squadra cambi», dice auspicando un'inversione di tendenza. Ai Mondiali, il centravanti Nicolas Anelka è stato cacciato dopo un alterco con il ct. La squadra, per protestare contro il provvedimento, ha rifiutato di allenarsi per una giornata. L'eliminazione nella prima fase del torneo, alla fine, è stata il male minore. «Non posso far finta che in Sudafrica non sia successo nulla. Ho seguito gli eventi con grande tristezza e sono rimasto scioccato da determinati atteggiamenti», ammette. «Quello che mi ha scioccato di più è stato il comportamento del gruppo nell'allenamento a 48 ore dal match contro il Sudafrica. I responsabili di quella decisione sono numerosi. Non sta a me decidere le sanzioni. Io sarò giudicato in base ai risultati: per ottenere il massimo, devo puntare sui migliori».