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Fabrizio Bocca, giornalista di Repubblica, sintetizza la sua rubrica dedicata all'analisi di Fiorentina-Atalanta con un titolo dedicato al "caso" Federico Chiesa: giovani tuffatori crescono. Questo il commento all'episodio che ha viziato ieri il match e del quale l'Atalanta si è fortemente lamentata: "Un tempo gli attaccanti di vecchia scuola lo consideravano parte del loro repertorio tecnico: il dribbling, il tiro di destro e di sinistro, il doppio passo, il colpo di testa, la rovesciata. E il tuffo in area. Tanto per rimanere a Firenze, Chiarugi aveva l’etichetta di gran dribblatore e anche di tuffatore. Appena il difensore ti tocca, oops si va giù lunghi. Se l'arbitro abbocca è rigore, e Valeri ha abboccato. Federico Chiesa, giovane virgulto del calcio italiano già sbarcato in nazionale, con un tuffo ha rimediato un rigore decisivo per la Fiorentina, mandando su tutte le furie l’Atalanta, Gasperini che lo ha detto a brutto muso a Pioli a fine partita, e pure Percassi jr che ha ufficialmente protestato per lo sgarbo".
E in merito al mancato uso del Var il giornalista di Repubblica aggiunge una riflessione doverosa: "Sarebbe bene che la questione Var venisse definitivamente ridiscussa e regolamentata chiaramente e inderogabilmente perché certi errori sono accettabili quando l’arbitro è il solo a decidere in una frazione di secondo. Inaccettabili quando si dispone di uno strumento messo lì apposta per questo, e inspiegabilmente non utilizzato perché lesivo della presuntuosa e antistorica ormai integrità arbitrale. Insomma una presa in giro del tifoso e del teletifoso".
(Repubblica)
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