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I nerazzurri di de Boer non trovano pace. A Bergamo, infatti, si è vista un'Inter brutta, che ha perso ulteriormente certezze. Fabrizio Bocca fotografa un'azione in particolare, che compromette definitivamente il risultato: "In quell’entrata in scivolata di Santon in piena area sulle gambe di un avversario (Kessie) a pochi minuti dalla fine c’è tutta l’Inter di oggi. Pasticciona, impaurita, nervosa, incapace di ragionare e visto che di questo parliamo, nel pallone. I destini degli allenatori sono legati ai risultati, a come riescono a far giocare le loro squadre, a quanto riescono a spremerne, ma sono legati spesso anche a delle autentiche follie, imprevisti o eventi assolutamente incontrollabili. Come quella scivolata di Santon."
E se l'Inter avesse pareggiato? Con un pareggio, pur facendo assai poca differenza con la sconfitta che poi da quel rigore folle è derivata, Frank De Boer avrebbe forse ulteriormente rimandato i processi, così dovrà affrontarli di petto, con la sua ingenuità un po’ naif mai davvero adattatasi alle rudezze del calcio italiano e alle esigenze del calcio milanese. Che sarà pure decadente, ma insomma ha un certo nome da difendere.
La situazione - L’Inter alla terza sconfitta consecutiva (Roma, Cagliari a San Siro, Atalanta), al tredicesimo posto in campionato, ai limiti della zona salvezza e persino con rischi ulteriori di peggioramento è difficile da accettare per chi in questa squadra ha investito una montagna di soldi: siano stati il nume tutelare Moratti, l’etereo Erik Thohir, o gli esterrefatti cinesi di Sunig che probabilmente pensavano di giocarsela ora con la Juventus. Inutile tornare sulla guerra fredda con Mancini e al trapianto brutale di un nuovo allenatore assolutamente spaesato e inserito in un corpo che lo ha sostanzialmente rigettato. L’Inter oggi non c’è, fatica troppo ad andare in gol nonostante abbia un giocatore come Icardi là davanti, va in gol raramente e in maniera casuale quanto club che hanno molte possibilità in meno e ben altra storia. Una squadra che ha Handanovic, Miranda, Murillo, Medel, Eder, Perisic, Candreva, Icardi non può stare in quella posizione.
Le colpe - La colpa è soprattutto di una società che ha pensato di essere fortissima solo perché ha molto soldi. Ma il prezzo di questo spreco non lo pagherà e – se necessario – lo farà pagare a qualcun altro. Il naif Frank De Boer è seriamente nei guai e fa anche una certa tenerezza.
(Repubblica)
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