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Bocca: “Tutti i divorzi appaiono assurdi, questo autolesionistico: Conte e l’Inter dovrebbero…”

Redazione1908

L'analisi del giornalista di Repubblica

""Antonio Conte ci è solo andato vicino. Il bilancio della stagione è ottimo ma non perfetto, alla fine rimangono rimpianti e un grande carico di amarezza. Comunque inevitabile per chi arriva secondo". Con queste frasi Fabrizio Bocca ha analizzato la stagione nerazzurra e in particolare gli obiettivi del club guidato dal tecnico.

"Luci e ombre di una stagione: "Su una sconfitta si potrebbero fare molti appunti, la stessa gestione della partita da parte di Conte fa abbastanza discutere, ma non credo che l’Inter oggi meriti processi severi. I segni del rilancio ci sono tutti, la rabbia di Antonio Conte è comunque una sferzata sulle acque abbastanza stagnanti del calcio italiano. L’Inter oggi è una seria alternativa alla Juve in campionato, e una squadra che si sta costruendo una sua identità internazionale. Il tutto nel modello di un calcio all’italiana abbastanza convincente: gioco lineare, veloce, dritto verso la porta".

"Divorzio in vista?"Per quanto riguarda Conte, resta aperto il suo caso. L’allenatore vuole un confronto con la società, vuole più copertura da dirigenti e presidente, chiede una rivoluzione praticamente totale, e non esclude affatto la possibilità di un clamoroso divorzio. Anzi. Già da tempo si parla di un testimone che potrebbe passare a Massimiliano Allegri, esattamente così come accadde alla Juventus nell’estate del 2014. Francamente a me tutti i divorzi paiono assurdi, soprattutto quelli dopo appena un anno di gestione. Se non si è in grado di andare oltre certe difficoltà o incomprensioni vuol dire che si è sbagliato tutto dall’inizio. Per cui passata l’amarezza non voglio credere ancora che assisteremo a una prematura quanto poco credibile spaccatura dell’Inter. Sarebbe assurdo e autolesionistico per tutti. Per come la penso io Conte e l’Inter dovrebbero andare avanti insieme, sia pure con molti alti e bassi, fino a quando non riusciranno a tornare a vincere. Ma non ragiono con la testa di Conte, che evidentemente ha altri sentimenti e si fa anche altri calcoli. Per cui, visto come è andata a finire tra la Juve e Sarri, non escluderei proprio che anche la squadra arrivata a un punto dalla Juve stessa si separasse dal suo factotum. Ormai non c’è più logica in tutto quello che accade".

(Repubblica)