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Fabrizio Bocca, giornalista di Repubblica, analizza il pareggio dell'Inter contro il Torino anche in virtù della sconfitta contro il Sassuolo: "Il brutto risultato stavolta ha l'aggravante della premeditazione e dell'omesso soccorso della traballante squadra nerazzurra. L’Inter e Spalletti hanno avuto tempo e modo per porre rimedio ai pasticci, ma alla fine il risultato è deludente lo stesso. E ha anche abbastanza irritato i 60 mila di San Siro - un po' di fischi alla fine sono arrivati - che hanno riempito lo stadio fiduciosi di avere quest’anno una squadra veramente competitiva, ma che in appena due giornate ha già accusato un handicap di 5 punti, che non è pochissimo".
La nuova fisionomia dell'Inter: "Spalletti ha cercato di dare una fisionomia diversa all’Inter, puntando sul 3-5-2 che sembrava fargli disporre meglio le pedine di cui dispone (soprattutto gli esterni Vrsaljko e Asamoah), sacrificando l’ancora incompiuto Lautaro Martinez e trovando i gol subito con Perisic e De Vrij, che a loro volta avevano compensato il travaglio psicofisico di Icardi ancora lontano da una forma accettabile. Sembrava una buona idea quella del mister. La sorpresa negativa è stato il crollo fisico e nervoso nel secondo tempo, l’Inter che si arrende al Torino e ai gol di Belotti e Meité, le brutte papere difensive a cominciare soprattutto da Handanovic".
Spalletti, nervi tesi - "Spalletti intanto è già sulle spine, come prevedibile soffre e malsopporta l'etichetta di "anti Juve" appiccicata ai nerazzurri dopo un mercato ricco e abbondante. "Per ora non siamo l'anti nessuno e l'antiJuve si può solo diventare". Come dire, non adesso, non ora, c'è prima una lunga e sofferta strada da fare. E comunque sono gli stessi discorsi che gli sentivamo fare un anno fa. Lui stesso ammette che questo inizio di campionato porta dietro le pressioni e i nervosismi che già hanno ostacolato e fatto soffrire l'Inter negli anni scorsi, e anche nell'ultima stagione. Raddrizzata per altro con la qualificazione alla Champions League soltanto all'ultimo sprint. Insomma l’Inter è sostanzialmente alla stesso punto di prima, può avere ancora qualche alibi da spendere, ma intanto le altre vanno - cinque punti, per dirla in calcese, sono sempre cinque punti - e l’Inter non è tra le protagoniste come tutti si aspettavano. Come la mettiamo? Il povero Spalletti ha già i nervi addosso e più dicono anti Juve e più mastica amaro. Comprensibile".
(Repubblica)
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