Dove può arrivare questa Inter? I nerazzurri saranno l'anti Napoli? Sono queste alcune delle domande che si pone il giornalista di Repubblica, Fabrizio Bocca. Perché la classifica della serie A è senz'altro una sorpresa, come lo è finora il cammino dell'Inter. E il Milan, per il quale c'erano tante aspettative, ha una classifica che non può evitare di essere letta con un minimo di delusione.
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Bocca: “L’Inter diventa l’anti-Napoli, Montella traballante? Spalletti dribbla…”
Il giornalista di Repubblica ha analizzato il derby in chiave Napoli-Inter
Una classifica sorprendente - Napoli 24, Inter 22, Lazio e Juventus 19. Il primo effetto dei tre gol di Maurito Icardi al Milan nel Derby cinese di San Siro, è una classifica sorprendente, direi quasi sconvolgente. Con l’Inter che all’improvviso diventa “l’Anti-Napoli”, in un ribaltamento di valori forse previsto da qualcuno, ma che comunque lascia a bocca aperta e ci mette di fronte a un panorama del nostro calcio che sta cambiando rapidamente. Come se un certo declinare dell’astro della Juve – ammesso che sia pur sempre un tramonto, e non un'eclisse temporanea – portasse all’improvviso a uno sconvolgimento generale. Il Napoli ha approfittato dell’occasione, e sull’onda del gioco, dello spettacolo e dei suoi gol segnati a raffica si è preso il primato. L’Inter invece ha sovvertito tutti i pronostici mettendosi alle spalle essa stessa la Juventus, e altre squadre che avevano quotazioni maggiori: la Roma e soprattutto il Milan che in estate aveva già vinto il derby virtuale del mercato. Destando non poche perplessità in tutti, a cominciare da Spalletti stesso che certo non poteva pensare di ottenere così tanto in così poco tempo. Ufficialmente l'Inter non corre per lo scudetto e Spalletti dribbla abilmente le domande che lo tirano per la giacca. "Abbiamo la rosa contata, siamo risicati".
E' già Napoli-Inter - La dice Spalletti, questa storia della rosa ristretta, per schernirsi di fronte a chi gli fa notare che sabato al San Paolo troverà un Napoli reduce dallo scontro nientemeno che col Manchester City di Guardiola, mentre l'Inter quest'anno non ha intermezzi internazionali e i vari Icardi, Perisic, Handanovic e compagnia possono ben riposare quando gli altri spremono i polmoni. I cinque gol del Derby - quelli dell’Inter messi tutti a segno dal suo uomo gol fondamentale, l’argentino trascinatore che ogni tanto si concede delle pause ma che a San Siro contro il Milan ha trovato invece il massimo dell’aspirazione e raggiunto forse il culmine della sua esperienza in nerazzurro - portano tutti verso questa straordinaria trama da film, che sconvolge il tran tran consolidato degli ultimi anni. E siccome niente può essere scontato, e tutto ha bisogno di risposte immediate ecco che sabato già sapremo cosa ne sarà di Napoli e Inter. Il supermatch scudetto del San Paolo per la prima volta dopo anni non prevede, al momento, la Juventus e testimonia da solo a sua volta il cambiamento cui stiamo assistendo. Prevarrà la filosofia spettacolare di Sarri, oppure il pragmatismo di Spalletti? Meglio Mertens o meglio Icardi?
Milan al 9° posto - Il Derby è stato molto bello e se il Milan ha perso la quarta partita (una su due...) della sua breve stagione, lo ha fatto comunque in maniera molto dignitosa. Alla fine la differenza è un rigore per una cintura molto ingenua in area (Rodriguez su D’Ambrosio), chi viene anche solo toccato finisce a terra e amen, è finita. Di rigorino regolamentare trattavasi. Al 94’ comunque non c’è più tempo per nulla. Montella si è lamentato abbastanza per l'episodio ("difficile starci, l'accetto, ma D'Ambrosio non è stato tirato giù, spero che alla prossima capiti a favore nostro") e rimane lì con una panchina sempre più traballante. Anche se ufficialmente confermato e rassicurato dalla società. L'ad Fassone ha già dovuto precisare più volte che una mancata qualificazione alla Champions League non inficierebbe tutto il progetto Milan, ma semplicemente lo ritarderebbe. "Di un anno, si spera...". Resta il fatto che il 9° posto del Milan cinese post berlusconiano è abbastanza impressionante, e difficilmente una situazione del genere può essere sopportata a lungo.
Questione di rigori - Il calcio, per quanto ci si sforzi di rendersene liberi, resta terribilmente attaccato agli episodi determinanti. Il rigore del derby è uno di quegli episodi. Nello stesso momento e più o meno nelle stesse condizioni Dybala, il giorno prima, si è fatto parare il rigore inguaiando parecchio la Juve. Icardi invece l’ha buttata dentro, mandando alle stelle l’Inter. Se solo per un attimo fosse accaduto l’inverso, adesso Juventus e Inter sarebbero appaiate e faremmo tutti altri discorsi. Forse celebreremmo il Napoli e basta...
(Repubblica)
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