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Bocca: “Nessuno cede il passo, tanto meno l’Inter che si suda tutti i punti. La forza…”

Sabine Bertagna

I nerazzurri non mollano la parte alta della classifica

Non molla nessuno in vetta, non molla nemmeno l'Inter di Spalletti che da Verona torna con altri tre punti fondamentali. Ne è convinto anche Fabrizio Bocca, che nella sua analisi sottolinea il merito del lavoro dei nerazzurri e del nuovo tecnico: "Qui non cede il passo nessuno. Tanto meno l’Inter che è una squadra tosta, che i punti li strappa uno a uno, se li suda tutti, ma che alla fine tra una difficoltà e l’altra è sempre lì. Al posto d’onore, e a fare da cuscinetto tra il Napoli e la Juve. Non è una squadra bellissima, forse non ha il gioco spumeggiante di Sarri o di Inzaghi, ma insomma a carattere e forza non è inferiore a nessuno."

Non solo fortuna, un mercato che funziona - "La vittoria di Verona ha avuto le sue difficoltà e i suoi brividi, dopo il vantaggio di Borja Valero, il pareggio su rigore via Var messo dentro da Pazzini (entrato in campo per l’occasione), e la gran botta di Perisic. Però l’Inter non è solo fortunata come si diceva, non vince le partite solo per caso, ha una grande forza dentro, sfrutta fino in fondo tutte le proprie occasioni. Nei confronti diretti si è ben comportata - ha vinto a Roma, ha pareggiato a Napoli, ha battuto il Milan – con le altre ha sofferto un po’ quando è stata chiamata a far gioco, a muovere i buoni giocatori di cui dispone, a mandare a rete Icardi che pure è uno dei top della Serie A. Spalletti non vuol sentir parlare di scudetto e lamenta una rosa un po’ troppo ristretta, restare nell’ombra è un grande vantaggio, paradossalmente avere il Napoli due punti sopra è addirittura una gran comodità. L’unica differenza col Napoli di Sarri è un pareggio in più. Attaccanti che difendono, velocità, grande qualità in alcuni giocatori (Handanovic nonostante il rigore procurato, Perisic, Icardi etc), e soprattutto gli acquisti del mercato – pur non stramilionari – che funzionano e sono sempre più integrati tra i nerazzurri (Skriniar, Vecino, Borja Valero)."

(Repubblica)