01:18 min

ultimora

Bocca: “Perché Antonio Conte dovrebbe dire sì all’Inter? Sta vincendo molto perché…”

Sabine Bertagna

Fabrizio Bocca analizza le motivazioni per le quali Antonio Conte dovrebbe o non dovrebbe accettare l'offerta dell'Inter

L'Inter cerca un allenatore per la prossima stagione e il nome che risuona con maggiore insistenza è quello dell'ex allenatore della Juventus, Antonio Conte. Scrive a questo proposito Fabrizio Bocca: "Leggo, vedo, sento che Conte sia l’oggetto principale di molti club europei. A cominciare dall’Inter in crisi e alla disperata ricerca di un nuovo leader, per finire addirittura al Barcellona che a quanto pare non disdegnerebbe un po’ del pragatismo contiano. Come sia possibile passare dal tiki taka - sempre meno praticato però - a un gioco più marcatamente italiano è difficile capire, ma tant’è evidentemente i meriti e i metodi di Conte stanno attraversando le frontiere. Pur avendo forse avuto qualche problema di ambientamento e pur essendosi fatto prendere magari dalla nostalgia dell’Italia (possibile?),  a Londra col Chelsea Conte si trova a poter completare un lavoro già molto portato avanti. A Londra ci sono soldi, ricchi ingaggi, possibilità di vincere, e soprattutto la chance della Champions League che gli manca ormai da parecchi anni. All’Inter ricomincerebbe tutto da capo, nuovamente. Né più né meno come ha fatto già con la nazionale e con il Chelsea stesso. Mi riesce difficile capire come possa trovare qualcosa di meglio e soddisfacente di quello che sta facendo oggi. Ma tutto può essere: sono curioso di vedere come possano riuscire a convincerlo…".

Che cosa ha portato Antonio Conte in Premier League? "In Premier League oltre Ranieri hanno già vinto Ancelotti col Chelsea nel 2010 e Roberto Mancini col Manchester City nel 2012. Gli allenatori italiani, maestri di strategia, filosofi del risultato prima di tutto, e niente affatto sdegnati dal gioco difensivo, si confermano particolarmente adatti al calcio inglese. Che contribuiscono a far uscire dalla sua affascinante ma anche ruvida spettacolarità e dal suo agonismo indisciplinato per assumere una mentalità più pratica e redditizia. Ma non credo che Antonio Conte abbia portato al Chelsea soltanto questo. Il suo carattere forte, il suo decisionismo, la voglia di vincere, la grinta, il martellamento ossessivo nei confronti dei giocatori, la passionalità che mette nel guidare il Chelsea (come prima la Juve e la nazionale) hanno fortemente impressionato il calcio inglese e in particolare il club londinese. Sempre più convinto di aver fatto la scelta migliore. Conte sta vincendo molto semplicemente perché ha dato tutto se stesso e tutte le sue idee al calcio inglese. Dopo un avvio difficile e problematico, e soprattutto dopo due brutte sconfitte con Arsenal e Liverpool si è rifugiato totalmente dentro il suo calcio, quello che conosce meglio. E senza indugi o paure ha inculcato al Chelsea le sue geometrie di gioco, incluso quel 3-5-2 che è diventato il suo marchio di fabbrica."

(Repubblica)