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Secondo Fabrizio Bocca, giornalista di Repubblica, la vittoria della Juventus sull'Inter ha la faccia di Leonardo Bonucci. A proposito del campionato: "C’è un filo che lega le ultime partite chiave della Juventus in questo campionato. Arriva il Napoli e lo regola con una gran botta di Zaza deviata da un avversario in porta. Arriva l’Inter e prima è D’Ambrosio stesso a servire a Bonucci il gol partita e poi Miranda a causare con un’entrata quantomeno scomposta il rigore su Morata che ha messo al sicuro la vittoria bianconera. Insomma se anche la Juventus questo scudetto non lo volesse sono le altre a imboccarla. Potrà forse trattarsi di sfiga delle altre, forse, più realisticamente, certe convergenze astrali la Juventus se le cerca e le mette a frutto."
LaJuve è più forte dell'Inter: "Non aveva i mezzi l’Inter di oggi per fare il colpo a Torino. Potremmo discutere sul rigore – qualcuno dirà che è regalato, a me non sembra - ma non mi pare proprio che l’Inter stesse mettendo alle corde la Juventus. Anzi. La squadra di Mancini - stavolta disposta a specchio rispetto alla Juventus, come se non riuscisse ad avere una sua fisionomia - fatica terribilmente ad arrivare sotto porta, figuriamoci contro la Juve che – Chiellini o meno – ha la miglior difesa del campionato. L’Inter dei Kondogbia, Melo, Medel, produce una gran melassa vischiosa al centro - tanto è vero che ha predominanza nel possesso palla - ma senza quasi mai riuscire a innescare Icardi e gli altri (mettiamoci anche Eder, mai pervenuto da quando è arrivato dalla Samp) e comunque si dà una svegliata solo a partita ormai compromessa; la Juventus almeno s’allarga un po’ di più, e lo fa anche quando manca Marchisio e si rifugia in Hernanes, Pogba non è che faccia sfracelli, e Dybala non fa giocate straordinarie."
Ecco che i difetti dell'Inter, secondo Bocca, vengono a galla prepotentemente: "Mancano uomini di regia e di costruzione del gioco: molti girano il coltello nella piaga, con la storia di Hernanes scartato da Mancini e sostanzialmente regalato alla Juve. Mi pare inevitabile. Lo sfaldamento dell'Inter è sotto gli occhi di tutti, Mancini è in difficoltà e a questo punto anche fortemente instabile. Ausilio e Zanetti sono dovuti intervenire al suo posto, le critiche sono concentrate sui giocatori ("senza palle"...) ma che il tecnico ha scelto è voluto fortemente. Mi sembra difficile che questa storia possa proseguire oltre giugno. L’involuzione dell’Inter continua, ormai ha pure il Milan addosso. A Natale la squadra di Mancini era in testa alla classifica, adesso è tristemente quinta. La crisi di gioco e risultati sta facendo fallire tutti i progetti di Thohir, il futuro non promette niente di buono."
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