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"Il primato dell’Inter stabilisce finalmente il principio sacrosanto che nessuno questo scudetto se lo porterà da casa e dovrà sudarselo, si spera, fino all’ultimo". E' questa una delle prime sentenze che il giornalista Fabrizio Bocca conia per commentare il risultato di Inter-Chievo. C'è da aggiungerei un posto a tavola, in sostanza. Perché "la squadra di Spalletti ha compiuto chirurgicamente e freddamente l’operazione. Nella più classica strategia spallettiana, appunto, ha fatto ben cinque gol al Chievo".
Bocca non crede molto al low profile di Spalletti e in generale degli allenatori che vincono, ma che si scherniscono: "Starò molto poco a sentire le parole degli allenatori, che del resto recitano il copione, deviano il discorso, alzano cortine di fumo. Ognuno di loro si giocherà anche camicia e mutande per avere una chance al momento giusto. E la prossima chance per Spalletti verrà presto con la sfida di sabato a Torino contro l'Inter".
Una squadra costruita per..."L’Inter non è una squadra costruita in partenza per lo scudetto, ha fatto solo degli aggiustamenti, ha rappezzato qua e là la formazione titolare non con il meglio possibile ma con il meglio disponibile. Nessuno pensa di vincere lo scudetto con Vecino o Borja Valero, ma tutti sanno benissimo che i gol di Mauro Icardi ti danno una spinta straordinaria. Luciano Spalletti che è un grande allenatore, con un carattere difficile e spigoloso, a volte francamente insopportabile, ma comunque uno che il mestiere suo lo conosce molto bene è riuscito a farne un gruppo vincente, molto determinato. Che ora raccoglie giustamente il frutto di questo lavoro".
Juve Inter, i nervi e i finti umili: "Il prossimo Juventus-Inter ci dirà molto. Sono sicuro che chiunque vincerà dovrà farlo sudandosi la partita, che sarà giocata più che altro sui nervi e sui dettagli. Tutti pensano che, rientrata in corsa con la vittoria di Napoli, la Juventus si riprenderà tutto quello che è suo. E spazzerà via col suo fermo cinismo tutte le pretese delle altre. Io credo che la partita con l’Inter la soffrirà invece, perché la squadra di Spalletti potrà giocarsela un po’ più liberamente, senza l’obbligo dell’impresa, e senza l’assillo della Champions League che comunque adesso è il primo pensiero di Allegri & C. Nessuna delle squadre che sono attualmente in testa è imbattibile. Di tutte però l’Inter è quella nella miglior condizione psico-fisica. Buona difesa, solidità spallettiana, centrocampo di lotta e di governo, mente aperta e non eccessivamente condizionata. Tutti, da Spalletti a Icardi, si giocano qualcosa di molto importante, ben sapendo che certi treni non è che passano a ogni ora del giorno. Per cui diffidate e non abboccate ai finti umili - Spalletti in primis - sono i peggiori da affrontare".
(Repubblica)
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