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Bocci (CorSera): “Inter favorita, è una finale e di solito Inzaghi in queste gare…”

Alessandro Cosattini Redattore 
Sulle colonne del Corriere della Sera, il giornalista Alessandro Bocci ha parlato così di Inter-Juventus di questa sera

Sulle colonne del Corriere della Sera, il giornalista Alessandro Bocci ha parlato così di Inter-Juventus di questa sera. “All’andata l’avevano decisa loro, nel giro di sei minuti: prima Vlahovic e poi Lautaro Martinez. Inter e Juve hanno le migliori difese del campionato e mantenuto la porta inviolata per oltre la metà delle partite, 13 su 21 i nerazzurri, 12 su 22 i bianconeri. Ma sono i principi del gol che danno il senso di questo appuntamento con il destino. E non meno importanti saranno le spalle dei due cecchini: l’imprendibile Thuram non dà punti di riferimento e spacca le difese, ci proverà anche con quella forte, ma statica, della Juve. Allegri dovrebbe preferire il talentino fresco e leggero di Yildiz agli strappi di Chiesa, che ha vissuto un gennaio difficile.

È una finale e Inzaghi le finali non le sbaglia quasi mai e in più recupera Calhanoglu, il direttore di un’orchestra perfetta che conterà anche sul motorino Barella. L’Inter è favorita. Ma gli inseguitori sono tosti. Dalla sbandata in casa del Sassuolo non hanno più perso: 17 risultati utili di fila con 13 vittorie, quasi mai belle e quasi tutte sudate, ma che sono servite a cementare il gruppo. Quello dell’Inter non è da meno: stessa forza morale per arrivare allo scudetto della seconda stella. Che la banda di Inzaghi sia più forte e più bella lo abbiamo già detto, ma sarà anche quella che avrà più pressione addosso perché alla Juve lassù non credeva nessuno a inizio stagione e Allegri, che sa come si vivono certi momenti, continua a dire di guardare al quarto posto.

Chi vince fa un bel salto. Se fosse l’Inter, salirebbe a più 4 con una partita in più da giocare, un prezioso vantaggio da sfruttare quando arriverà la Champions. Se fosse la Juve tornerebbe in vetta, sarebbe un primato effimero ma due anni fa proprio la partita da recuperare costò lo scudetto agli interisti e quella con l’Atalanta si annuncia complicata. Il pari lascerebbe tutto invariato e alla fine, come all’andata, potrebbe andare bene a entrambi visto che la corsa è ancora lunga. Dietro il Milan non si arrende: 5 vittorie in 6 partite con due rimonte in trasferta, a Udine e ieri a Frosinone. Segno che il Diavolo ci crede”, si legge.



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