Il presidente nerazzurro Erick Thohir viene crititcato dal giornalista del Corriere della Sera Alessandro Bocci: «Se n’è andato con un sorriso sbigottito nella domenica in cui l’Inter ha perso definitivamente i 50 milioni della Champions, gettati via in meno di 45 minuti, colpa di una squadra scellerata, senza testa né cuore. Ma in certi momenti la proprietà deve farsi sentire. Il calcio ha le sue regole, giuste o sbagliate che siano. Sarebbe servita una presa di posizione forte e invece anche l’ultimo tonfo, brutto e drammatico dal punto di vista dei conti e dell’immagine, è scivolato via come l’ultima neve di primavera. Thohir è volato a Losanna per una riunione del Cio e poi tornerà a casa per ripresentarsi il giorno di Inter-Napoli. È vero che qui c’è una squadra di dirigenti che lavora per lui, ma la voce delpadrone è la più autorevole e nei momenti di difficoltà deve essere chi comanda a metterci la faccia. Non abbiamo niente contro gli investitori stranieri, ed è vero che Thohir ha ereditato una situazione economica pesante. Ma nel calcio un presidente per corrispondenza non basta».
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Bocci: «Thohir, serve metterci la faccia. L’Inter non ha bisogno di un…»
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(Corsera)
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