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Il Bosco Verticale è celebre a Milano e dentro i suoi appartamenti ci vive anche Luciano Spalletti. Lo ha costruito Stefano Boeri, architetto di fede nerazzurra, che sta per costruire lo stesso palazzo anche ad Eindhoven: «I miei clienti olandesi mi hanno invitato a vedere la partita,ma non credo di riuscire ad essere presente, ho una conferenza in triennale al mattino. Non si sa mai, mal che vada ho il biglietto».
-Che gara ti aspetti?
Il PSV è una bella squadra, compatta e veloce ed è atleticamente molto valida. Hanno fatto anche loro un triplete storico e poi Van Bommel vorrà prendersi la rivincita per essere stato battuto con il Bayern nella finale di Madrid.
-Che cos'è l'Inter per lei?
L’interismo è un fiume che scorre profondo, anche nei momenti di insuccessi. Noi interisti ci siamo abituati, ma quel fiume è sempre potente. Essere interista significa amare una squadra mai prevedibile, è un allenamento alla vita: i bimbi che tifano Inter vengono allenati con una sorta di“antidoto” alle difficoltà di tutti i giorni.
-Quella di oggi le sembra un'Inter verticale?
Ha una panchina adeguata e mi convince Spalletti, non solo perché vive al Bosco Verticale. Icardi può ancora migliorare, poi c'è Nainggolan che ammiro da sempre e spero riesca ad esprimersi presto al massimo. Mi spiace aver perso Cancelo, era eccezionale. Lautaro è una sottopunta e mi è piaciuto con il Cagliari l'intelligenza che ha messo in campo. Lo inserisco tra i giocatori che sanno dove va a finire la palla, che hanno visione e lui ha questa visione tattica che è una bella dote per un ragazzo giovane.
-E il ritorno in Champions come lo vede?
Credo sia una ricompensa e ci stiamo avvicinando sempre più ad un campionato per le squadre più forti, credo sia un progetto necessario per l'Europa.
-E cosa pensa di San Siro stadio condiviso tra Inter e Milan?
Penso che abbia ragione Sala, che sia giusto ci restino entrambi, Moratti mi aveva chiesto uno stadio per l’Inter e avevo pensato a un impianto che sembrava una Luna, piena di colori. Io l’Inter la associo a una donna appassionata, volubile. Una Luna con i colori della notte e dell’azzurro del cielo. Tuttavia l’idea di condividere San Siro tra Inter e Milan mi piace e si potrebbe sviluppare: non parlo solo di giocare alternandosi come oggi, parlo di due stadi in uno, con ogni club che ha un suo spogliatoio, zone dedicate, suo ingressi. Sarebbe una cosa unica: uno stadio con due identità stabili. Sarebbe una cosa bellissima e molto milanese.
-Anche Nanchino ha un suo Bosco Verticale...
Non ho mai conosciuto il proprietario dell'Inter ma Steven sì e poi sono stato nella sede di Suning e ho parlato con il vicepresidente. Mi piace quello che stanno facendo per l'Inter. In Cina ci sono realtà intelligenti e imprenditori illuminati.
(Fonte: La Gazzetta dello Sport, 02-10-2018)
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