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Qual è il vostro punto di forza?
"Non uno soltanto. Cominciamo con la compattezza della squadra, l'unione, l'insieme, lo spirito di gruppo, il "team" che ha saputo creare il ct Sylvinho. Una formazione ben strutturata. In campo vanno undici giocatori che danno il 120%, ma quelli che stanno in panchina non sono da meno e quando entrano in campo, se possibile, danno il 150%. Attacchiamo e difendiamo. Giochiamo con passione, cuore e ardore. Ma anche con tecnica e tattica, naturalmente. Non è un caso se nel Girone di qualificazione abbiamo chiuso al primo posto davanti a Repubblica Ceca e Polonia".
Il reparto migliore?
"A centrocampo giostrano Asllani, cresciuto molto all'Inter, Ramadani, idem nel Lecce, Asani che gioca nella K League 1 coreana e il fantasista Bajrami, uno che può far male anche con i suoi assist per il bomber Broja, di proprietà Chelsea e nel mirino di molti club europei".
Chi toglierebbe a Spalletti?
"Barella, il fulcro del gioco azzurro".
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