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Stefano Boldrini, editorialista del Corriere dello Sport, ha già acceso i riflettori sulla gara del 26 novembre tra Inter e Juventus, le prime due della classifica. Questo il parere dal quotidiano di oggi: "Molto di questo testa a testa passa per i due allenatori. Allegri è un pirata livornese. Aveva talento da giocatore. In panchina è il re dei realisti. Non si erge a profeta: il suo calcio è adattamento, buon senso, praticità. Allegri gestisce le maratone con lucidità: difficilmente sbaglia un cambio. Nella carriera di Simone brillano le coppe. È andato vicino allo scudetto due anni fa: sul più bello, l’Inter regalò il titolo al Milan. Si suppone abbia imparato la lezione.
Alla forza nerazzurra, la Juve contrappone la possibilità di concentrarsi sul campionato. L’Inter ha giocato 16 match, i bianconeri 12. Meno gare significa allenarsi meglio e limitare il rischio infortuni. L’Inter ha orizzonti larghi, la Juve un solo obiettivo. Il copione è lo stesso: predomina il 3-5-2, con varianti dettate dal momento. Il realismo di Allegri o le ambizioni di Simone? Il 26 novembre avremo una risposta importante, sperando di goderci un match gradevole".
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