Conferenza stampa di presentazione per Gary Medel, tornato a giocare in Italia dopo l'esperienza turca con il Besitas: "Sono contento di essere tornato in Italia. Non speravo di giocare subito anche perché avevo fatto solo la rifinitura, la cosa importante è aver preso subito i tre punti. Il mio ruolo? Sono disponibile a giocare ovunque, in Nazionale gioco difensore centrale e posso farlo anche qui. La Serie A è un campionato competitiva, la mia famiglia era molto contenta di venire a vivere qui. La dirigenza ha fatto di tutto per convincermi, la chiamata di Mihajlovic è stato un ulteriore motivo per accettare. Se ho parlato con Pulgar? Sì, gli ho parlato. Mi ha raccontato della scorsa stagione e del gran finale che ha fatto la squadra, mi ha parlato bene della città e di come si mangia. La sua carriera ora prosegue altrove, ma per me resta un grande giocatore e una grande persona. Vogliamo iniziare bene il campionato. L'obiettivo? Arrivare più in alto possibile, la qualificazione in Europa è difficile ma ci proveremo. In una squadra così giovane voglio portare la mia esperienza. Palacio? Rodrigo è una grandissima persona, molto positiva. Mi ha raccontato della città e della squadra, sono contento di giocare di nuovo insieme. Ho rifiutato la recente convocazione in Nazionale perché volevo allenarmi qui ed essere pronto per il Bologna. Roberto Mancini una volta disse che in campo ci vorrebbero 24 Medel? Non ci possono essere 24 Medel. L'importante è allenarsi tutti al massimo e dare tutto alla propria squadra. La lotta scudetto? Ultimamente grandi giocatori sono arrivati in Serie A ed è una cosa positiva. La lotta scudetto è apertissima, anche l'Inter può dire la sua".
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Bologna, Medel: “Contento di essere tornato in Italia. Scudetto? L’Inter può dire la sua”
Conferenza stampa di presentazione per il centrocampista cileno
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