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Lavoratore silenzioso. Quando scende in campo non delude mai. Francesco Bolzoni probabilmente si aspettava di trovare più spazio nel Palermo di Giuseppe Iachini. "Sì, certo. Dopo la stagione dell'anno scorso è normale. Quando ho giocato ho sempre fatto il mio, ma è giusto rispettare le scelte del mister", dice il centrocampista rosanero a TuttoMercatoWeb.
Nell'ultimo periodo vi siete rilassati un po'?"Mancano ancora tante partite, ci sono tanti punti da fare. Anche all'andata avevamo rallentato, poi ci siamo ripresi. Capita a tutte le squadre. Magari c'è un po' di stanchezza, ma non ci siamo rilassati".
Alla ripresa del campionato sfiderete il Milan."Vogliamo fare ancora punti. Sarebbe bello farne il più possibile. Il Milan sarà agguerrito, vorrà riscattare la vittoria dell'andata. Ma noi in casa cerchiamo di fare la nostra partita".
Ad inizio anno dal Palermo ci si aspettava un campionato diverso. Siete andati oltre le aspettative."Era sbagliato aspettarsi un campionato di tono minore. L'ambiente si aspettava troppo poco da noi, che però conoscevamo le nostre qualità e sapevamo che avremmo potuto fare un ottimo campionato".
Intanto Vazquez è andato in Nazionale."Sono contento per lui. Se pensa sia la scelta giusta ed è contento, ha dimostrato di poter stare in Nazionale. E poi ha qualità che mancano agli azzurri".
A proposito di Nazionale, se lo aspettava il suo ex allenatore, Antonio Conte, ct degli azzurri?"Per come lo conosco caratterialmente no, perché vuole allenare sempre, avere tutti sotto occhio. Non pensavo che andasse in Nazionale. Però è un grande allenatore, merita il top. E ha dimostrato di poter stare alla grande a certi livelli".
All'Inter invece, ha avuto a che fare con Mourinho. Com'è?"Completamente diverso da quello che vuole far vedere al di fuori. Per me e per tutti i giocatori di quell'Inter è stato un maestro. È riuscito a mantenere un gruppo senza nessuna lamentela e ha vinto tutto. Dal punto di vista psicologico è un fenomeno, mi ha aiutato tanto, aveva sempre le parole giuste. Non ero nessuno, con me si è sempre comportato benissimo".
Un'altra figura che è cresciuta negli anni è Piero Ausilio, oggi ds dei nerazzurri."Lo conosco da quando avevo undici anni. Con lui avevo un grandissimo rapporto, era come un fratello maggiore. Poi abbiamo avuto qualche disguido, ma lo ricordo come una persona importante che insieme a Mancini ha dato il via della carriera. Nessuna sorpresa nel vederlo il ds dell'Inter, s'è fatto da solo e non gli ha regalato niente nessuno".
Mourinho, Conte e Iachini: con chi ha legato di più?"Ognuno mi ha dato qualcosa. Però legato è una parola grossa, con gli allenatori c'è sempre stato un rapporto professionale, perché cerco di fare il mio. Con Iachini lavoro da tre anni, ci conosciamo: mi ha dato quello che può dare un tecnico in tre anni. Con Mourinho e Conte ero giovane, sono grandi allenatori, mi hanno aiutato soprattutto dal punto di vista della personalità".
Lei ha lo stesso agente di Giovinco. Se le proponessero l'MLS?"Ci penserei. Un calciatore ha una carriera breve, deve cercare di sfruttare tutte le occasioni che gli vengono date. Se ci fosse l'opportunità di fare un'esperienza all'estero, mi piacerebbe".
Anche in Bundesliga? In Germania lei riscuote consensi."Francia, Germania, Inghilterra e Italia sono campionati eccellenti. Ma sono del Palermo, penso al Palermo. Si vedrà...".
Magari trovando un po' più di spazio..."Spero di sì, cerco sempre di mettere in difficoltà l'allenatore. Voglio giocare, è normale. Io ce la metto sempre tutta, ma non sempre vengo ripagato".
E il Palermo lo immagina con Iachini anche il prossimo anno?"In tanti saremmo contenti, cambiare non è sempre facile. Sì, vedo ancora il Palermo con Iachini".
Squadra del cuore?"Nessuna".
Quindi nonostante i trascorsi nerazzurri niente derby personale contro il Milan..."Esatto. Speriamo di fare punti, vogliamo fare ancora bene".
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