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Solo per il mercato?
«Quando siamo saliti in A si era infortunato Poli e lui voleva Magnusson della Juve che era al Cesena. Ma noi eravamo il Carpi, non avevamo quei soldi. Lui sbottò e disse che allora non volevo andare in A, e che avrebbe preso due giocatori da 15mila euro. Volarono urlacci, ma diceva che era un buon investimento, perché guardava lontano. Un accentratore? E’ un fuoriclasse. Ha grandi competenze, pensava dal taglio dell’erba alla parte medica a quella tecnica. Tutto. Io pensavo ai conti e basta, senza gelosie».
Fa bene la società a mettergli in mano la Juve?
«Hanno fatto la scelta migliore. Cristiano metterà a posto i conti e vincerà. E’ l’uomo giusto».
Tra il Carpi e la Juve, in mezzo, c’è stato il Napoli.
«E’ maturato, sa frenare gli istinti. A Carpi avrebbe preso in modo ben diverso quella sceneggiata di Allegri a Roma... Napoli è stata un’esperienza molto formativa, mi dice che dopo aver lavorato con me e De Laurentiis è pronto anche per fare la guerra in Vietnam». (ride)
Che giocatori prenderà?
«Sa già tutto, ha le idee molto chiare, farà una squadra con un allenatore che lo seguirà e con il quale potrà interfacciarsi, cosa alla quale tiene molto».
Sarà Thiago Motta.
«L’importante è che sia uno abituato al confronto, com’è giusto che sia. Così faceva anche con Sarri e Spalletti a Napoli».
Avrà uno staff con collaboratori fidati passati da Carpi.
«Ci tiene molto. Quel gruppo è nato qui, ha fatto una scuola dura e rigida, poi ha maturato esperienza e adesso è pronto».
Ha fiducia, da tifoso?
«Chi è Cristiano lo vedrete adesso: vincerà la Champions».
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