Alla vigilia della sfida di campionato tra Atalanta e Milan, la Gazzetta dello Sport ha scelto di intervistare un giocatore che vivrà questa sfida tra presente e passato. Si tratta di Giacomo Bonaventura, cresciuto a Bergamo prima del grande salto nella Milano rossonera. Proprio quel salto poteva essere sull'altra sponda della città, prima che l'Inter rinunciasse all'affare.
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Bonaventura: “Dopo il no Inter chiusi la mente: ‘Dai Jack, ancora Atalanta’. Poi…”
Alla vigilia della sfida di campionato tra Atalanta e Milan, la Gazzetta dello Sport ha scelto di intervistare un giocatore che vivrà questa sfida tra presente e passato. Si tratta di Giacomo Bonaventura, cresciuto a Bergamo prima del grande...
Bonaventura racconta spesso di quest'episodio, aggiungendo qualche dettaglio in più: "Quando Marino mi ha detto del Milan, gli ho detto proprio così: 'Direttore, è uno scherzo vero?'. Non era uno scherzo. Le sei di pomeriggio di quell’ultimo giorno di quel mercato, Ausilio ci dice che il discorso Inter è chiuso, mentalmente chiudo le porte a tutte le altre offerte e per tre ore, chiuso negli uffici di Percassi in centro a Milano, risintonizzo la testa: 'Dai Jack, stai all’Atalanta un altro anno'. La telefonata di Pierpaolo Marino arriva alle nove: 'Avete già parlato con qualcun altro? Ho chiamato Galliani: ci aspetta a Casa Milan'. Io ho pensato davvero che mi prendesse in giro. Poi si è molto romanzato sulle mie lacrime al momento della firma, ma più che commozione era stress: era stata una giornata pesantissima, piena di discorsi che un calciatore non dovrebbe sentire, e la gente non si rende conto di quanto il mercato per noi sia anche logorante".
(Gazzetta dello Sport)
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