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Bonazzoli: “Inter? Un orgoglio ma ora spero nella Juve. Grazie Mazzarri. Icardi è…”

Dall’Inter alla Sampdoria e dalla società blucerchiata al Lanciano. Federico Bonazzoli, attaccante del vivaio nerazzurro classe ’97, è stato intervistato dai colleghi di calciomercato.com. Queste le considerazioni rilasciate...

Giovanni Montopoli

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Dall'Inter alla Sampdoria e dalla società blucerchiata al Lanciano. Federico Bonazzoli, attaccante del vivaio nerazzurro classe '97, è stato intervistato dai colleghi di calciomercato.com. Queste le considerazioni rilasciate dall'attaccante protagonista con il Lanciano nella serie cadetta.

VECCHI - "Purtroppo ho avuto la sfortuna di lavorare per poco tempo con Vecchi. Secondo me è una persona splendida ed un bravissimo allenatore.  E’ molto preparata e anche a livello umano: sono contento per i miei ex compagni, con alcuni di loro sono cresciuto e so quanto meritano questa soddisfazione".

BILANCIO - "Io avevo bisogno di giocare. Giustamente la Sampdoria è un club ambizioso, con una grande storia, non era facile per me. Ho preferito fare un passo indietro, tra virgolette,  anche se non lo è perché sono giovanissimo e la serie B resta un campionato difficile e importante. Sono venuto al Lanciano perché è stata la squadra che più mi ha cercato e voluto rispetto alle altre. Non mi pento della scelta, ho segnato il mio primo gol tra i professionisti e spero di farne altri per salvare il Lanciano. So che c’è molta concorrenza, credo sia importante perché ti spinge a dare sempre il massimo. Hai nominato due ragazzi eccezionali: non sono un tecnico quindi non li presento ma a livello umano sono dei compagni fantastici. E’ bello condividere questo periodo con loro, davvero".

ICARDI - "Ho trascorso molto tempo, fortunatamente, con la prima squadra e con Icardi avevo un ottimo rapporto. Prendevo spunto da lui per come si muove in campo. E’ una persona per bene, generosa. Aiutava molto spesso noi più giovani, ad inserirci nel gruppo".

RUOLO - "Mi piace svariare su tutto il fronte. Gioco per fare gol, posso considerarmi prima punta ma cerco di aiutare anche la squadra".

EDER - "E’ un ragazzo eccezionale, sempre sorridente e disponibile con tutti. In campo sta facendo vedere cose importanti, una stagione strepitosa. Adesso è esploso definitivamente, magari qualcuno non se l’aspettava. Con tutto il talento che ha il gol arriverà presto".

GOLDEN BOY - "No, non è stato un peso. Quando uno fa le cose fatte bene è giusto che riceva i complimenti. Devi essere bravo a tenere i piedi per terra e cercare di fare meglio sempre. Non bisogna montarsi la testa se si vogliono raggiungere gli obiettivi. Non voglio pensare di essere chissà chi, sono un ragazzo di diciotto anni e ho tutto ancora da dimostrare, ho una carriera davanti".

PRIMA IN NERAZZURRO CON IL SAINT'ETIENNE - "E’ stato fantastico, c’erano cinquantamila persone allo stadio. Come ho sempre detto, non smetterò mai di ringraziare Mazzarri che mi ha dato una possibilità unica.  Penso che sia stata una delle cose più belle che mi sono capitate. Ogni tanto vado a rivedere le immagini, le foto di quella serata. Giocare nell’Inter è stato un motivo di orgoglio".

MAZZARRI - "E’ molto preparato, le sue squadre sono sempre molto organizzate. Gli devo molto, spero di rivederlo molto presto su una panchina perché è strano il contrario. Con lui mi sono trovato veramente bene, non mi aspettavo di essere trattato da giocatore della Prima squadra. Ho dei ricordi di lui maginifici".

RIMPIANTI - "No, assolutamente. E’ stata una scelta che abbiamo preso insieme, di comune accordo. Io non ho rimpianti, ho sempre dato il 100% per la maglia nerazzurra. Anche l’Inter con me si è comportata sempre in modo esemplare: mi ha messo nelle condizioni di esprimermi al meglio. Io sono tranquillo, so di aver fatto la scelta giusta. I rapporti con l’Inter sono buoni, non posso sputare nel piatto dove ho mangiato".

NAZIONALE - "Sicuramente, senza Nazionale un giocatore può considerarsi completo a metà:  tutti sognano di vestire la maglia azzurra, io in primis. So che se lavoro bene qui a Lanciano le cose poi arrivano piano piano. Sinceramente mi pongo degli obiettivi e questo è uno di quelli".

JUVENTUS - "Sono rumours, quando sento accostare il mio nome alla Juve mi sento orgoglioso. La storia del club non la scopro io. Penso al campo e a fare bene, tutto dipende da me. Spero un giorno di giocare nella Juventus, è una squadra storica. Forse la più acclamata in Italia, sono cose che mi fanno molto piacere".

AMICO - "D’Ambrosio, è un ragazzo eccezionale. Ci sentiamo quasi tutti i giorni, mi ha aiutato tantissimo. Mi dava  molti consigli, un vero amico. C’è sempre stato, nei momenti belli e in quelli brutti".

FERRERO - "E’ una persona perbene, ci tiene tantissimo alla Sampdoria. Noi lo consideravamo quasi come un padre, era tutti i giorni a Bogliasco, ci tiene tantissimo alla Samp. Io posso solo ringraziarlo, mi ha voluto lui".