ultimora

Bonazzoli Sr: “9 mesi e giocava già . Ibra? Non ci pensi. Alla Samp già  a gennaio se…”

In una lunga intervista concessa al quotidiano ligure Il Secolo XIX, il papà di Federico Bonazzoli, Massimo, ha raccontato un po’ la storia del suo ragazzo, di proprietà dell’Inter ma già ceduto alla Sampdoria (con possibilità di...

Dario Di Noi

In una lunga intervista concessa al quotidiano ligure Il Secolo XIX, il papà di Federico Bonazzoli, Massimo, ha raccontato un po’ la storia del suo ragazzo, di proprietà dell’Inter ma già ceduto alla Sampdoria (con possibilità di riacquisto) per la prossima stagione. Ecco le parole del papà di Federico…

CHI E’ BONAZZOLI - “E’ un attaccante di grande talento, ma che non deve fare l’errore di sentirsi arrivato. Non lo farà, perché è sempre stato un ragazzo con la testa sul collo e tanta umiltà, ma mai come in questi mesi glielo ripetiamo tutti di continuo, proprio perché non si faccia distrarre”

INIZI - “Se l’ho iniziato io al calcio? Non direi, visto che a 9 mesi inseguiva già un pallone e faceva i primi gol. È un classico esempio di istinto naturale che io ovviamente ho assecondato. Ha imparato a camminare giocando. Primi gol? Nell’oratorio qui di Ghedi, il nostro paese, 19 mila abitanti in provincia di Brescia. Vi posso assicurare che già a 4-5 anni si vedeva che c’era tanto talento”

‘PICCOLO IBRA’ - “Che effetto mi fa il paragone con il giovane Ibra? Preferisco non pensarci. E faccio di tutto perché non ci pensi neppure lui. Sentirsi arrivato è un grave rischio. È già ai gradini alti del calcio, è chiaro, ma deve ancora dimostrare tutto. Io sono sicuro abbia grandi numeri, ma non voglio appesantirlo né esaltarlo. Deve restare quello di sempre”

SAMP - “Contento sia stato comprato dalla Samp o preverivo lo tenesse l’Inter? Scherzate? Felicissimo della Sampdoria! Saremmo venuti anche a gennaio a Genova potendolo fare. Non fraintendetemi: l’Inter è l’Inter, un top club di livello mondiale, però un ragazzo di 17 anni che vuole diventare grande ha bisogno di giocare e avere spazio e questo può avvenire più difficilmente in un club grande dove la concorrenza è fortissima”.

FERRERO - “L’abbiamo conosciuto, ci siamo andati a pranzo insieme il giorno della firma ed è stato un giorno speciale. Non lo dimenticheremo. Show? Sì, è stato molto simpatico ma devo dire, rispetto a come si vede in televisione, ha fatto un discorso molto saggio e serio che io, come padre, mi sono sentito di condividere in toto. Ha parlato di progetti e di cosa deve fare un ragazzo di 17 anni di fronte a un’opportunità e un investimento come quello che la Samp ha fatto su Federico. Se ha parlato di scudetto? Sì (ride), anche di quello, ma cosa c’è di male? È un presidente ambizioso, con tanto entusiasmo, che sta facendo benissimo. Ha parlato di obiettivi ma anche e soprattutto del percorso e del progetto, è quello che ci ha conquistato”

GENOVA - “La conosciamo poco in realtà, perché siamo una famiglia normale di gente che lavora tutta la settimana senza tanti fronzoli. Io in falegnameria, mia moglie Nicoletta ha una tabaccheria a Ghedi, Federico da quando ha sei anni va avanti e indietro con Milano più volte alla settimana per allenarsi. Abbiamo sempre badato al sodo e non siamo cambiati né cambieremo ora se la carriera di Federico prenderà un’impennata. Genova da quel poco che abbiamo visto è fantastica, soprattutto la zona dove vivono gli altri giocatori, intorno a Nervi. Verremo a maggio per cercare casa e ci vedrete spesso perché, per fortuna, la domenica non si lavora”.