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Bonfrisco: “Negativo protestare dopo decisione del VAR. Non c’era rigore per la Juventus”

Daniele Vitiello

Così l'ex arbitro ai microfoni di TMW

L'ex arbitro Angelo Bonfrisco ha parlato ai microfoni di TMW all'indomani delle polemiche sul VAR scatenate dalla direzione di Damato in Atalanta-Juventus: "Reputo altamente negativo il capannello dei giocatori che vanno a protestare dall’arbitro che, al di là della decisione tecnica, prende l’ulteriore decisione al VAR. Il che non ha senso. Se come da regolamento le squadre mandassero solo il capitano a parlare con l’arbitro, sarebbe tutto più corretto e tranquillo. Nessuno dice che tutto quello che decide il direttore di gara è giusto, ma se si protesta anche dopo che questo ha consultato la tecnologia non se ne esce più. La cultura della protesta c’è solo in Italia ed è una brutta abitudine. Il caso del contatto tra Lichtsteiner e Gomez, con un po’ più di attenzione si poteva rilevare anche senza tecnologia. La dinamica è chiara anche se, secondo me, non è da rosso. Giusto il provvedimento di Damato. Comunque sottolineo che è stato seguito correttamente il protocollo del VAR: non sono infatti passati più di quindici secondi tra la gomitata e il gol, l’azione è lineare. Il rigore dato alla Juventus? A mio modo di vedere non è penalty: Petagna ha toccato il pallone con la spalla. A questo punto tutti i contatti di questo tipo andrebbero sanzionati con la massima punizione”.