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Nonostante siano passati ormai giorni, si continua a parlare della direzione di Nicola Rizzoli in Juventus-Inter. A commentarla è intervenuto ai microfoni di TMW Radio anche Angelo Bonfrisco, ex arbitro, che ha dichiarato: "In termini generali Rizzoli ultimamente mi è parso meno brillante del solito. All'estero gli arbitri fanno molta meno fatica che in Italia, all'interno di Juventus-Inter ci sono astate tantissime proteste. I calciatori non accettano facilmente le decisioni, e quindi gli errori, degli arbitri. Quella era una partita difficile, Rizzoli nei primi 6-7 minuti aveva due occasioni importanti per dare due gialli. Ha ammonito il giocatore dell'Inter e non quello della Juve, cioè Lichtsteiner. È stato un errore banale ma un segnale di una partita poco attenta e questo ha fatto perdere credibilità agli occhi dei giocatori che probabilmente erano già prevenuti. Avesse dato quel giallo, secondo me la gara sarebbe stata già indirizzata. Senza il giallo invece si è portato dietro quell'errore per tutta la partita. Come si è visto poi sono arrivati le proteste di Handanovic, quelle di Perisic e l'episodio di Icardi. I giocatori secondo me devono imparare a capire le decisioni e ad accettarle e soprattutto va rivista la figura del capitano, non si possono vedere i capannelli di 5 giocatori dopo ogni fischio. Non c'è la cultura dell'accettazione dell'errore e così non ci sarà mai tranquillità in partite come quella di domenica. La punizione di Chiellini? Quell'episodio durante la gara non l'avevo visto. I replay avevano coperto l'azione, quindi da casa non si vedeva. Ci sono due anomalie: nei casi in cui non si capisce il perché, sarebbe giusto far parlare l'arbitro a fine gara. Secondo me Alex Sandro aveva praticamente battuto la punizione, poi Chiellini gioca la palla indietro come fosse un normale atto di gioco. La lettura dell'arbitro è stata strana, forse aveva il dubbio che ci fosse stato qualcosa di irregolare. In questo caso, se i giocatori spostassero il pallone solo con le mani, si chiuderebbe la porta a certi equivoci".
(Fonte: TMW Radio)
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