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Bonhof: “Inter forte, può recuperare. La lattina? Era vuota. Boninsegna quella sera…”

Gianni Pampinella

L'intervista rilasciata dall'ex giocatore del 'Gladbach e attuale vicepresidente del club alla Gazzetta dello Sport

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Rainer Bonhof, ex giocatore del 'Gladbach e attuale vicepresidente del club tedesco, torna sulla famosa notte di Borussia-Inter del 20 ottobre 1971. La famosa partita della lattina che colpì in testa Boninsegna, costretto a lasciare il terreno di gioco. "Ancora oggi ci sono due ricostruzioni. Una versione è quella di Boninsegna, la seconda è la nostra. Tutto viene analizzato con una prospettiva diversa".

La decisione della Uefa fu presa anche per il differente peso politico dei club?

«Abbiamo sempre avuto la certezza che tutti venissero giudicati alla stessa maniera, ma abbiamo percepito che la decisione fosse di cattivo gusto. Negli annali il 7-1 non è nemmeno citato. Eppure la partita c’è stata, non la dimenticheremo».

Cosa ricorda di quel giorno?

«La lattina era vuota. Credo che Boninsegna quella sera abbia voluto fare la cosa migliore per la sua squadra. Nessuno di noi però ce l’ha con lui».

Cosa accadde nei giorni successivi?

«Ci furono molte speculazioni prima della decisione della Uefa, perdemmo concentrazione, e questo incise sulle gare successive. L’arbitro, olandese, prese la lattina e la regalò al Vitesse. Noi, qualche anno fa, l’abbiamo ottenuta e messa nel nostro museo. E una cosa la posso dire: la lattina è vuota oggi, come lo era allora...».

Il Gladbach era più forte dell’Inter?

«Quel giorno sì. Credo che loro ci avessero sottovalutato, forse perché non avevano nemmeno trovato la città sulla cartina».

È vero che rifiutò un trasferimento all’Inter a causa dell’accaduto?

«Fui in trattativa col Milan, ma decisi di andare al Valencia perché Netzter e altri miei amici erano in Spagna. Una cosa però mi è dispiaciuta...».

Sarebbe?

«Quando organizzai la mia gara d’addio invitai Boninsegna per fargli fare pace con Ludwig Muller, al quale aveva rotto la gamba con un intervento nella gara di ritorno. Roberto però era malato e non venne».

Si aspettava il primo posto nel girone quest’anno?

«Il bilancio è parziale. Può succedere di tutto. Dell’Inter di oggi si parla dell’attacco, su tutti di Lukaku, ma è tutta la squadra a essere forte. Può recuperare».

Un pronostico per stasera?

«Gara equilibrata. Quel che è certo è che non ci saranno lanci di lattine. Per fortuna».

(Gazzetta dello Sport)