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Lunga intervista di Zbigniew Boniekrilasciata a Libero. Il presidente della Federcalcio polacca ha risposto così alla domanda sulle lamentele di Marottain merito alla pausa delle Nazionali.
«Non riesco a capire tutte queste lamentele e false proposte dei dirigenti. Le federazioni devono esistere e le nazionali devono giocare, punto! Con un protocollo serio e adeguato si può giocare normalmente. Le società fanno un discorso egoistico. Non capisco per quale criterio si debbano giocare le partite tra club ma non quelle delle nazionali».
Milik invece è un separato in casa a Napoli. A gennaio potrebbe andare all’Inter?
«Arek se sta bene fa la differenza e naturalmente può militare ovunque. Non so perché non stia giocando a Napoli: problemi suoi e di De Laurentiis, non voglio entrarci...».
Diamo uno sguardo alla serie A: la sua ex Juve non decolla.
«I bianconeri restano la squadra da battere. È normale una fase di flessione, ma credo serva solo del tempo ai giocatori per assimilare le idee di Pirlo e trovare i giusti automatismi».
Passiamo alle milanesi: Conte è nel mirino della critica. Si aspettava di più dall’Inter?
«Devono risolvere la questione Eriksen, un giocatore atipico: molto bravo tecnicamente ma poco continuo. Comunque solo l’Inter può dar fastidio alla Juve per lo scudetto. Alla distanza usciranno i reali valori».
Dunque la capolista Milan non ha le carte in regola per vincere il tricolore?
«Se i rossoneri arrivano quarti, è un successo. Come rosa vedo Inter, Juve,Napoli e Roma superiori. Il primato però non è casuale: merito di Pioli che è stato bravissimo tatticamente. Un allenatore sottovalutato da molti, non da me che lo conosco bene da tanti anni. E poi c’è Ibra: appena tocca palla, fa gol. Però ha 39 anni e il magic moment non può durare in eterno».
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