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Boninsegna: “Ancora è presto ma sono fiducioso. Mercato ok, su Guarin e Alvarez…”

Francesco Parrone

A Calciomercato.com Roberto Boninsegna, ex grande attaccante nerazzurro e tifoso della Beneamata ha dato un giudizio sull’ Inter di Mazzarri, sul mercato dei nerazzurri e sulle ambizioni della squadra di Erick Thohir: Boninsegna, le...

A Calciomercato.com Roberto Boninsegna, ex grande attaccante nerazzurro e tifoso della Beneamata ha dato un giudizio sull' Inter di Mazzarri, sul mercato dei nerazzurri e sulle ambizioni della squadra di Erick Thohir:

Boninsegna, le piace l'Inter plasmata da Mazzarri?"Aspettiamo prima di dare un giudizio definitivo, la stagione deve ancora iniziare ma la squadra costruita mi piace e sono fiducioso. E' completa rispetto all'anno scorso dove c'erano tanti giocatori ma non ottimali al progetto. La rosa dell'anno scorso era un po' confusionaria e infatti si è arrivati al quinto posto".E' contento del mercato o si poteva fare qualcosa in più?"Credo che la società abbia operato molto bene in fase di mercato, l'unico appunto che posso fare è che manca una punta, di solito le grandi squadre hanno sempre quattro punte..."Guarin può essere un valore aggiunto, nel reparto offensivo, o sarà un peso per lo spogliatoio?"Quella di Guarin è una situazione incredibile, perchè il giocatore aveva fatto benissimo all'inizio ma poi si è perso un po' via. E' stato sul mercato diverso tempo ma alla fine è rimasto. Io credo che il suo problema sia di collocazione in campo perchè è un calciatore un po' anarchico. Se trova la posizione giusta, il calciatore non si discute e a me piace molto, fra l'altro ha un gran tiro e prima segnava anche...speriamo lo ritrovi presto".Avrebbe ceduto Alvarez al Sunderland?"Si perchè c'erano già Kovacic ed Hernanes nel suo ruolo, sarebbero stati troppi e poi la squadra sarebbe stata troppo sbilanciata, questa scelta mi trova concorde".Kovacic e Icardi sono i due giocatori di maggiore talento, è giusto costruire la squadra attorno a loro due?"Reputo Icardi un grandissimo attaccante, mi piace tantissimo come d'altronde mi piacciono molto sia Palacio che Osvaldo. Giusto costruire l'Inter attorno a loro. Su Kovacic voglio dire due cose: la prima è che lo reputo un grandissimo giocatore, la seconda è che per me non è un regista perchè non fa circolare la palla con continuità ma ama portarla e dribblare gli avversari. Diciamo che non è un Pirlo, ma il valore del giocatore non si discute".Secondo il suo giudizio, Thohir si sta comportando nella maniera giusta o ha deluso le sue aspettative?"Thohir per prelevare l'Inter avrà fatto le sue riflessioni, non è uno sprovveduto e fino a questo momento devo dire che ha fatto bene. Ha costruito una squadra competitiva e vedremo alla fine dove arriveranno i nerazzurri. Lui vuole riportare l'Inter al vertice in Italia e in Europa, non sarà facile ma la strada intraprese è quella giusta".Si aspettava un po' più presente la famiglia Moratti?"Quando pensi alla famiglia Moratti la colleghi immediatamente all'Inter vincente e non vederli più in società fa un certo effetto".L'Inter può puntare alle prime tre posizioni?"Assolutamente sì, lo spero e la squadra ha tutte le carte in regola per raggiungere il terzo posto. La Juventus è ancora la squadra da battere e tolti i bianconeri e la Roma, l'Inter può dire la sua per il terzo posto con Napoli e Fiorentina".Ci può stilare la sua classifica finale?"Certo, dico Juventus, Roma, Inter, Fiorentina, Napoli e Milan".Il Milan quindi lo vede al sesto posto?"Da buon interista sì, vedo un Milan al sesto posto (ride; ndr)".Mazzarri è la persona giusta anche in futuro o lei si affiderebbe ad un altro allenatore?"Questo non lo so, reputo Mazzarri un ottimo allenatore con carisma e tante capacità. Ha fatto bene ovunque è stato e soprattutto a Napoli ha anche vinto un trofeo e portato la squadra in alto. Gli voglio fare un unico appunto: deve capire che allena una grande squadra e deve quindi osare un po' di più. L'Inter deve sempre giocare con due punte e un trequartista, lui non si deve preoccupare di come giocano gli avversari ma è l'Inter che deve imporre il proprio gioco sempre e comunque".