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Boninsegna bis: “Balo? Solo un buon giocatore. Su Inter-Juve…”

“Balotelli è solo un buon giocatore”, sono le parole di Roberto Boninsegna, intervenuto ai microfoni di Radio Manà Sport, durante la trasmissione ‘Buongiorno Roma‘: “Balotelli sta migliorando dentro e fuori dal...

Francesco Parrone

"Balotelli è solo un buon giocatore", sono le parole di Roberto Boninsegna, intervenuto ai microfoni di Radio Manà Sport, durante la trasmissione 'Buongiorno Roma': "Balotelli sta migliorando dentro e fuori dal campo. Per ora è solo un buon giocatore ma è sulla strada giusta per diventare un top player. La Nazionale ieri sera non mi è piaciuta, una squadra che vuole vincere il Mondiale non può andare in difficoltà contro il Malta! Nonostante il risultato a nostro favore, non dobbiamo esaltarci".

Da ex di Inter e Juventus, un commento sulla gara di sabato al Meazza: "Per i bianconeri peseranno le partite dell'Italia anche se c'è il tempo necessario per recuperare; per fortuna nessuno di loro ha subìto traumi. All'andata l'Inter è riuscita a vincere a Torino, giocando la partita migliore della stagione anche se poi è coincisa con il momento peggiore. Ora deve giocarsi tutto per entrare in Champions o almeno in Europa ma di questo Stramaccioni non ha colpe, anzi, secondo me va riconfermato. La società ha sbagliato acquisti e cessioni... come si fa a cedere Pazzini e avere solo Milito come prima punta? Certo, è arrivato Cassano ma ha creato subito il caso Sneijder. In difesa non abbiamo più centrali, gli unici giocatori straordinari sono Palacio e Handanovic".

Chiude con un amarcord ed una punta di polemica sul suo passaggio dall' Inter alla Juventus: "Il mio primo derby d'Italia giocato con la maglia bianconera, per me fu il più polemico. Ricordo che quell'estate non volevo trasferirmi per nessuna ragione a Torino perché mi sentivo una bandiera nerazzurra. Invece mi cedettero alla Juve, ed io per rabbia, in quella partita segnai addirittura due gol. Per me, ma anche per Anastasi, questo intreccio di mercato che ci portò l'uno a Torino e l'altro a Milano, fu un vero e proprio tradimento da parte delle società".