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Lautaro ha 101 gol all’attivo con la maglia interista. Quando è arrivato a Milano, si aspettava che potesse toccare una quota così importante?
"Sinceramente no, però me lo auguravo. Oggi Martinez è fortissimo, ma è proprio il reparto che gode di grandi calciatori. Con Lukaku e Dzeko ci sono tre attaccanti di livello assoluto, mondiale. Inzaghi può ruotare i suoi ragazzi e sotto certi aspetti quasi quasi uno vale l’altro. È un trio per cui chi scegli, ti va bene. Ed è difficile lasciare qualcuno fuori. In questo momento Lautaro è il titolare, mentre Lukaku e Dzeko fanno turnover tra di loro, il che è davvero tutto dire perché ragazzi, diciamo la verità, sono fortissimi!".
Per la finalissima del 10 giugno di Istanbul la coppia favorita per la titolarità è quella composta da Lautaro e da Dzeko. Ma Lukaku proverà a far cambiare idea ad Inzaghi.
"Non è semplice decidere. Io però partirei con la LuLa. E quindi con Dzeko in panchina, pronto a subentrare nel corso della partita".
Dovesse arrivare un’offerta da 100-120 milioni per Lautaro, lo cederebbe?
"Perdere un giocatore così non dovrebbe neppure essere preso in considerazione. È un top nel mondo e l’Inter non è una società qualunque. Il club nerazzurro conta su dei tesserati importanti e quelli se li deve tenere per provare ad ottenere ancora certi risultati. Se cominci a dare via Lautaro, o comunque i migliori, fai la figura di essere una mezza squadra, una da metà classifica e non quella che può primeggiare".
Lautaro potrebbe essere l’erede designato di Handanovic come capitano dell’Inter?
"Guardi, sinceramente per me uno vale l’altro. Se fossi in Inzaghi, imporrei la fascia al braccio di un centrocampista, non di un attaccante".
Lautaro oggi è campione del mondo in carica con l’Argentina. Il Toro ha trascinato i nerazzurri alla vittoria di Coppa e Supercoppa Italiana. Qualora arrivasse la coppa dalle grandi orecchie potrebbe conquistare il pallone d’oro?
"Anche qui mi mette in difficoltà (sorride, ndr). Cominciamo a vincere la Champions League e poi ne riparliamo. Non sarà sicuramente facile contro il Manchester City, anzi. Non dimentichiamo che la squadra di Guardiola ha rifilato quattro reti al Real Madrid. Però il fatto che sia una partita secca mi fa ben sperare. Può succedere di tutto".
L’Inter partirà da sfavorita.
"Mi pare anche logico, il Manchester City oggi può incutere timore a chiunque. Però in una finalissima l’Inter può dire la sua. E vincere contro i propri avversari, conquistando così l’ambito trofeo".
Lautaro potrebbe essere il man of the match?
"Lui oggi fa paura a tutti, sono convinto che potrebbe subire una marcatura particolare. La partita contro il City per me potrebbe essere decisa da Lukaku".
Cosa vorrebbe dire per l’Inter attuale conquistare una nuova tripletta di successi?
"Da interista spero che vinca pure col City (ride, ndr). Basta, non aggiungiamo altro".
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