L'Inter.
«Ricordo i miei sette anni in nerazzurro come molto soddisfacenti. Ho vinto per tre volte la classifica cannonieri».
Due per gli almanacchi…
«Quel successo mi è stato sottratto. Un mio gol nella partita contro il Cesena fu ’‘scambiato’’ per autorete. E così vinse Chinaglia. Anni dopo mi confrontai con Carlo Sassi, il moviolista della Rai, è anche lui riconobbe che quella rete era tutta mia».
Ha qualche rimpianto?
«La mancanza di fiducia da parte dell’Inter è stato un piccolo cruccio. Avrei potuto indossare prima la casacca nerazzurra. Quando mi prestarono al Potenza fui sul punto di smettere di giocare. Ero figlio unico e mia madre non voleva che mi trasferissi così lontano. ’‘A Potenza ci va Herrera’’, mi disse».
Chi è stato il suo miglior compagno di squadra?
«In Nazionale ho giocato con i big della mia generazione: Riva, Rivera, Mazzola, Zoff e Albertosi. Difficile sceglierne uno».
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