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Boninsegna: “Inter favorita col Napoli? Per niente! Lautaro-Thuram coppia splendida”

Marco Astori Redattore 

Le parole dell'ex bomber: "Oggi si confrontano due squadre forti: una con lo scudetto in petto e l’altra candidata a cucirselo sulla maglia"

Intervenuto ai microfoni de La Repubblica, Roberto Boninsegna, ex bomber, ha parlato così in vista di Napoli-Inter di questa sera.

Boninsegna, partiamo dai ricordi. Uno, indelebile, è quel gol di testa con Panzanato che a momenti gliela rompe, la testa...

«Eh...come no? Fortuna che arrivò a fine corsa, cioè aveva già esteso tutta la gamba, pochi centimetri e mi “firmava” la tempia (ride, ndr). Quella foto è ancora in giro, ha fatto epoca diciamo...».

Un gol importante, molto, per il suo scudetto interista.

«Assolutamente. Era la partita di ritorno del campionato ‘70-‘71 e noi stavamo compiendo un’impresa sportiva, nel suo genere: una cavalcata di vittorie che ci avrebbe consentito di recuperare ben sette punti al Milan e di arrivare anche davanti al Napoli, una diretta concorrente in quella stagione. Quella “capocciata” spericolata che passò beffarda sotto le gambe del grande Dino Zoff ci diede una fondamentale vittoria in rimonta e ci spianò la strada verso il tricolore. Ma dovremmo fare un passo indietro su questo punto e tornare alla gara d’andata...».


Napoli-Inter, 22 novembre 1970?

« Proprio quella. Girone d’andata, dunque. Perdiamo una partita incredibile dove passiamo in vantaggio con Jair e abbiamo diverse occasioni per raddoppiare. Ne ricordo una clamorosa: Mazzola scarta tutti e batte a colpo sicuro, Bianchi rientra sulla linea e respinge miracolosamente, la palla arriva a me che calcio con forza sicuro del gol e invece trovo ancora il corpo di Ottavio Bianchi, un muro umano...Vabbè, nell’aereo che da Capodichino ci riporta a Milano c’è aria di rivincita, un’aria nuova con Invernizzi in panchina al posto di Heriberto Herrera col quale non ci trovavamo proprio a meraviglia. Quella di Napoli sarà l’unica sconfitta della gestione Invernizzi del campionato ‘ 70-‘ 71. E sempre su quel volo i “ senatori” della Grande Inter, Mazzola, Facchetti, Burgnich e Corso stilano la celebre “ tabella”, fissano cioè i punti esatti che dobbiamo fare per rimontare e arrivare al titolo. Nasce lì il mio scudetto nerazzurro, ecco perché parlavo di ricordi solo piacevoli».

E stasera c’è un’altra Napoli-Inter...

«Oggi si confrontano due squadre forti: una con lo scudetto in petto e l’altra candidata a cucirselo sulla maglia la prossima stagione».

Inter favorita, dunque?

«Per niente! Match apertissimo. Da tripla, si diceva una volta».

Ma questo Napoli che ha mandato via Garcia può rimontare come la “sua” Inter di allora?

«Ne ha tutte le potenzialità. E ci sono tante partite ancora per gli azzurri, che hanno una formazione di primissimo piano».

Con Mazzarri in panchina, ora.

«Ottima scelta. È bravo e gira e rigira i tecnici italiani sono i migliori al mondo. Vedrete, saprà dare quel che sinora è mancato».

Parliamo di attaccanti. La coppia interista vista da Boninsegna...

«Premetto che Lukaku resta una grave perdita per il gioco d’attacco dell’Inter; detto ciò, Lautaro-Thuram si stanno rivelando una formidabile coppia. Il secondo crea spazi per il primo. E sta funzionando alla grande. Non era detto».


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