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Ha giocato prima per l'Inter e poi per la Juventus. Roberto Boninsegna, però, non ha mai nascosto di essere più legato ai nerazzurri, lasciò Milano controvoglia per raggiungere Torino sotto la spinta dell'allora presidente Fraizzoli. In un'intervista per La Nazione, Boninsegna parla da doppio ex in vista del big match di domenica.
Cosa rappresenta Inter-Juve? Quando giocavo io, oltre che il "Derby d’Italia", la definivano la Milano-Sanremo. Una Classicissima. Era una delle partite più importanti dell’anno, magari giusto un gradino sotto la stracittadina con il Milan, perché il pubblico sentiva ancora di più la rivalità con i rossoneri. Oggi è la sfida tra la squadra più forte e quella più in forma del campionato, scivolone con la Lazio a parte.
Quanto può influire la sconfitta in Coppa Italia? Si è cercato di cambiare un po’ troppo. Mancavano dal 1’ giocatori come Joao Mario, Gagliardini, Icardi. Le scelte sono state fatte con la convinzione di passare il turno e invece è andata male, la Lazio ha vinto meritatamente.
L'Inter dopo la sconfitta saprà reagire? Potrebbe arrivare ancora più agguerrita all’appuntamento. In fondo le rimane solo il campionato e può ancora sperare che le antagoniste per un posto in Champions perdano qualche punto, visto che è già accaduto. Personalmente considero i nerazzurri la vera antagonista della Juve, dal punto di vista tecnico. Solo che hanno accumulato troppo svantaggio.
Quante sono le possibilità per l'Inter di fare risultato allo Stadium? Bisogna considerare con che formazione è scesa in campo martedì, credo abbiano puntato tutto sulla prossima partita. Questo mi fa pensare che potrebbero fare risultato.
Tra Icardi e Higuain, chi sceglie Bonimba? In questo momento nell’Argentina è davanti Higuain, ma per me potrebbero addirittura giocare assieme. Nel futuro credo che in nazionale giocherà Icardi, magari con al fianco Dybala.
In chi si rivede di più, Icardi o Higuain? Nel capitano interista, anche per questioni di affetto. Tutti sanno che tifo Inter. E’ molto forte nello smarcamento, solo deve imporsi un po’ di più con i compagni riguardo al modo in cui lo servono.
Dove deve intervenire l'Inter? A centrocampo hanno cominciato bene con Gagliardini. Credo bisognerà intervenire sugli esterni bassi e sarebbe utile trovare un’alternativa credibile a Icardi.
In caso di vittoria dell'Inter, è giusto pensare la primo posto? Mi sembra un po’ troppo.Meglio fare un passo alla volta.
(La Nazione)
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