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Boninsegna: “La scelta di Riva condizionò la mia carriera. Io all’Inter perché…”

Matteo Pifferi Redattore 
"Chi lo guardava da fuori e non lo conosceva pensava che avesse un carattere spigoloso. In realtà Gigi era solo timido", dice Boninsegna

Per commemorare la scomparsa di Gigi Riva, l'ex compagno di squadra al Cagliari e in Nazionale Roberto Boninsegna ne ha parlato così a Tuttosport.

La scelta di Riva di non lasciare Cagliari condizionò fortemente la carriera di entrambi.

«Beh, si. Uno doveva trasferirsi. Scopigno mi disse chiaramente che l’anno prima eravamo arrivati secondi perché eravamo in pochi e che bisognava fare una cessione importante per aumentare l’organico. Gigi non ne aveva alcuna intenzione. Lui stava bene in Sardegna e l’idea di andare in una grande squadra, beh, non so. Io non rifiutai il trasferimento perché ero tifoso interista sin da bambino, dai tempi delle giovanili. Quindi per me tornare in nerazzurro era un sogno che si avverava: dissi che avrei dato il via libera al trasferimento ma che allora volevo tornare a Milano. Poi il Cagliari vinse lo Scudetto, ma quel titolo è anche un po’ mio! Più avanti con Gigi, ci siamo ritrovati in Messico. Non era previsto che ci dovessi andare, io, ma poi... Anche lì s’è ricreato un bel rapporto. Quante foto in cui siamo insieme, in cui giochiamo a carte! Era davvero un amico. Persona squisita. Chi lo guardava da fuori e non lo conosceva pensava che avesse un carattere duro o spigoloso. In realtà Gigi era solo timido e dunque preferiva stare con le persone con cui era in confidenza. Tra noi si era creato un rapporto così forte che se mai capitava che non ci fossi per cena mi chiedeva spiegazioni: dove sei andato? Come mai non c’eri? Bisognava dare la giustificazione...».



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