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Boninsegna: “Scudetto? Spero Inter. Lautaro e Thuram insieme…”

Daniele Vitiello Redattore/inviato 

L'ex nerazzurro ha parlato ai microfoni di TuttoSport nel giorno del suo ottantesimo compleanno

Roberto Boninsegna compie 80 anni. L'ex attaccante di Inter e Juventus, ma col cuore ancora totalmente nerazzurro, ha ripercorso la sua carriera su TuttoSport oggi. Queste alcune delle sue considerazioni: «Inizialmente l’Inter non aveva creduto in me. Dalla mia squadra di parrocchia, andai proprio ai nerazzurri dove vinsi il Viareggio con Mazzola e Facchetti. Poi però inaspettatamente, mentre loro vennero promossi in prima squadra, mi mandarono in Serie B, al Prato e al Potenza. Poi la A col Varese, sempre in prestito. Successivamente ecco la cessione al Cagliari dove restai tre anni. Feci bene, l’Inter si accorse di me e mi riprese dando Domenghini, Gori, Poli e soldi, 250 milioni di lire, ai sardi. Così inizio la mia nuova avventura nerazzurra».

Da lì forse Boninsegna esaudì il sogno di Roberto, che aveva sempre sognato la casacca nerazzurra.  

«Mia madre faceva la magliaia. Quando a Santa Lucia mi chiedeva cosa volessi, io rispondevo sempre allo stesso modo: ‘La maglia dell’Inter’. Se me ne ha mai comprata una? No, per via del suo lavoro me le faceva lei». 

Dall’Inter, alla Juventus.  

«Dopo due Mondiali ecco un’altra cessione inaspettata, la mia ai bianconeri. Inizialmente non volevo andarci, mi sentivo un uomo da Inter, però con la Juventus disputai tre anni bellissimi, conquistando due scudetti, una Coppa Uefa e una Coppa Italia». 

Perché non voleva la Juve? 

«Non è che non volessi andarci. Semplicemente ero un giocatore inamovibile nell’Inter. Quando seppi delle intenzioni dei nerazzurri di cedermi ai bianconeri, ci restai male. Accettai perché c’era il vincolo. Fraizzoli (il presidente dei nerazzurri, ndr) mi disse che non c’era più spazio per me. Per fortuna, per come è andata, accettai. Furono tre anni splendidi a Torino. Sono nato interista. Quindi spero che l’Inter vinca lo scudetto? Personalmente sì»


Nell’Inter Lautaro-Thuram. 

«Lautaro fa la 2ª punta, Thuram la 1ª punta. È una bella coppia, si compensano bene. Thuram non fa rimpiangere Lukaku? Assolutamente no. Però non so perché sia andato via Lukaku dall’Inter. Aveva fatto bene in nerazzurro e sta facendo bene anche alla Roma. Attacco Juve di livell? Sì. Come le avevo già detto sono forti e capaci di fare la differenza».


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