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Bonolis: “5 maggio? Dolore, ricordo Ronaldo. Non si vinceva? Abbiamo capito perché”

Paolo Bonolis, intervistato da Pierluigi Pardo a Tiki Taka, trasmissione di Italia 1, ha parlato dell’Inter. Queste le sue parole:  -Perché interista? Mio padre è milanese, mi ha cresciuto da interista, ho visto tante partite con lui. ...

Simona Castellano

Paolo Bonolis, intervistato da Pierluigi Pardo a Tiki Taka, trasmissione di Italia 1, ha parlato dell'Inter.

Queste le sue parole: 

-Perché interista?

Mio padre è milanese, mi ha cresciuto da interista, ho visto tante partite con lui. 

-Prima volta allo stadio?

1968, finale Europei a Roma, ero in curva. La prima partita dell'Inter, Roma-Inter e Napoli 3-3.

-Dopo la Grande Inter c'è stato poco...

L'Inter andava a decenni, ogni 10 anni qualcosa di interessante, poi Moratti ha portato grandi giocatori, ha fatto grandi spese, come Ronaldo, poi venne fuori il problema di calciopoli e il perché non si vinceva. Tutti ci domandavamo come mai i giocatori diffidati che dovevano giocare contro la Juve venivano puntualmente ammoniti nella partita precedente, tutti ci chiedevamo il perché di queste cose. Scudetto? Per quello che è accaduto l'assegnazione di uno scudetto è un problema secondario rispetto al precedente. 

-Mughini?

Difende la sua causa, anche dove forse non è difendibile, io difendo la mia.  

-5 maggio?

Diamo troppo significato al calcio, tutto è un aspetto della vita: vittoria, sconfitta. Quello è stato un momento doloroso, ricordo le lacrime di Ronaldo in panchina, è successo qualcosa che non ti aspetti, anche se lo si poteva pensare dato che si giocava con Gresko, sono cose però che possono accadere. Ma vivere nello sconforto ogni giorno è qualcosa di esasperato e toglie il piacere al calcio.